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21 Mar
2025
Quanto è facile aprire un Nido Famiglia? Ecco l'incontro che aspettavi per scoprire questa opportunità.

Eventi e Incontri Per tutte le età

Quanto è facile aprire un Nido Famiglia? Ecco l'incontro che aspettavi per scoprire questa opportunità.

La recente normativa regionale del Lazio ha riconosciuto ufficialmente i Nidi Domestici Tagesmutter come una realtà educativa strutturata. Il Modello organizzativo degli Asili Nido Domestici offre un’alternativa ai servizi tradizionali per l’infanzia, permettendo di creare ambienti educativi a misura di bambino in un contesto familiare. Per i Laureati e le Laureate in Scienze dell'Educazione, si apre così una possibilità concreta di intraprendere un percorso professionale che coniuga autonomia lavorativa e qualità educativa. Per le Durante il Career Day Scienze della Formazione, che si terrà il 3 aprile presso l’Università Roma Tre, sarà possibile approfondire questa opportunità, conoscere le organizzazioni che operano nel settore e scoprire quali passi compiere per avviare un’attività in questo ambito. Cos'è un Nido Domestico? Un Nido Domestico, conosciuto anche con il nome di asilo nido famiglia, è un servizio educativo organizzato in un ambiente domestico, progettato per accogliere un piccolo gruppo di bambini. Si tratta di uno spazio sicuro, accogliente e armonioso, dove l’educatrice ha il pieno controllo su ogni aspetto organizzativo e pedagogico. Grazie alla dimensione ridotta del gruppo, questo modello permette di instaurare relazioni significative con bambini e famiglie, offrendo un’esperienza educativa di qualità e su misura. Perché avviare un Nido Domestico Tagesmutter? Che vantaggi offre? Autonomia lavorativa Gestire la propria attività significa poter decidere in autonomia ogni aspetto sia educativo che organizzativo Maggiore gratificazione Poche famiglie da accogliere permette di instaurare relazioni più intime con i bambini e le famiglie, in un ambiente meno impegnativo rispetto ai grandi asili Realizzazione personale Gestire un asilo in autonomia vuol dire dare vita a un progetto che rispecchia completamente la filosofia educativa cdi chi lo gestisce Bilanciamento vita-lavoro Lavorare in un ambiente domestico permette maggiore flessibilità , con tempi e modalità che si adattano meglio alle esigenze personali. L'impatto sociale dei Nidi Domestici Il modello del Nido Domestico non solo offre un'opportunità lavorativa alle educatrici, ma ha anche un forte impatto sociale poiché aiuta le famiglie a conciliare lavoro e cura dei figli, offrendo un servizio più flessibile e personalizzato e coprire aree del territorio in cui non ci sono asili nido, come i piccoli comuni. Il Supporto dell’Associazione Scarabocchiando Nonostante i numerosi vantaggi che questa opportunità offre, poche educatrici affrontano questa sfida; perché? Talvolta spaventa la burocrazia e la contabilità che devono essere gestite, i documenti da produrre, e le relazioni con istituzioni e famiglie. Proprio per venire incontro a queste esigenze è nata l’Associazione Scarabocchiando, che ad oggi ha aiutato oltre 200 educatrici ad avviare il proprio nido famiglia in tutta Italia. L’associazione Scarabocchiando offre: Formazione dedicata L'associazione organizza e coordina dei corsi che coprono tutti gli aspetti necessari, dalla pedagogia alla burocrazia, non solo in fase di avviamento ma durante tutto il percorso lavorativo. Consulenza continua Viene garantito un supporto pratico costante per affrontare con serenità gli aspetti amministrativi, fiscali e assicurativi. Una rete di professionisti Far parte della Rete Scarabocchiando permette di far parte di una comunità che condivide esperienze e offre supporto reciproco. Assistenza nei primi passi L'associazione permette assiste le nuove strutture nella fase di avviamento dell’attività in modo professionale. L'Associazione collabora con le amministrazioni locali per favorire la nascita di nuovi nidi domestici, facilitando la creazione di servizi educativi sostenibili. Career Day Scienze della Formazione L’evento Career Day Scienze della Formazione, organizzato da DiSCo Lazio nell’ambito del progetto Porta Futuro Lazio, in collaborazione con l’Università Roma Tre e il Dipartimento di Scienze della Formazione, è un'opportunità concreta per scoprire con l'associazione Scarabocchiando il mondo dei Nidi Domestici Tagesmutter. 📅 Giovedì 3 aprile 2025 🕘 Dalle 9:30 alle 15:00 📍 Dipartimento di Scienze della Formazione, via Principe Amedeo 182b, Roma Dopo l’incontro inaugurale in Aula Magna, i partecipanti potranno confrontarsi direttamente con organizzazioni e associazioni del settore, conoscere le opportunità professionali disponibili e sostenere colloqui conoscitivi con i referenti delle risorse umane. A chi è rivolto l'incontro? Laureate in Scienze dell'Educazione e Formazione (classe L-19) che vogliono conoscere nuove opportunità professionali nel settore dell’educazione Educatrici interessate a una maggiore autonomia lavorativa desiderose di avviare un’attività in un contesto familiare Chi desidera intraprendere un percorso imprenditoriale nel settore educativo con il supporto di associazioni specializzate. Chi troverai all'evento? Educatrici testimonial che racconteranno la loro esperienza personale a cui potrai rivolgere le tue domande e verificare la fattibilità di questa esperienza. Il team organizzativo di Scarabocchiando: Katiuscia, Elisa e Paolo per spiegare nel concreto il percorso necessario per avviare il tuo Nido Come partecipare La partecipazione all'evento è gratuita ma, per organizzare al meglio l'incontro, ti suggeriamo di informarci delle tua presenza. Dopo la compilazione riceverai: 📩 Le informazioni per partecipare e raggiungerci 🎓 Materiali gratuiti e risorse utili 🎈 Se entrerai a far parte della rete Scarabocchiando a casa di... riceverai una consulenza personalizzata con il team esperti Contattaci ora! Antonella Giostra

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17 Mar
2025
Giornata Mondiale della Poesia

Generiche Per tutte le età

Giornata Mondiale della Poesia

La poesia come strumento didattico: educare al pensiero e alle emozioni La poesia, spesso definita come "sommo prodotto di civiltà" e strumento educativo, rappresenta un'opportunità straordinaria per la crescita culturale ed emotiva dei bambini e dei ragazzi. In occasione della Giornata Mondiale della Poesia, è importante riflettere sul ruolo che la parola poetica può avere nel contesto scolastico, dalla scuola primaria fino alle fasi più avanzate dell'istruzione. Valore formativo della poesia La poesia ha un valore formativo profondo e trasversale che coinvolge diverse dimensioni dell’apprendimento e dello sviluppo personale. "La poesia è il più efficace acceleratore mentale. Leggerla e scriverla offrono lo strumento di conoscenza più rapido ed economico che io conosca" Iosif Brodskij, Conversazioni Sviluppo della sensibilità linguistica e creativa La poesia permette di esplorare le potenzialità del linguaggio in modo giocoso e profondo. fin dalla prima infanzia, attraverso rime, ritmi e metafore, si coltivano le capacità di espressione e si impara a dare forma ai pensieri via via con maggiore raffinatezza e originalità. Educazione emotiva e gestione delle emozioni Leggere e scrivere poesie aiuta a riconoscere e a esprimere le proprie emozioni, sviluppando empatia e auto-consapevolezza. La poesia diventa uno strumento per elaborare sentimenti complessi, trasformandoli in parole e immagini. Stimolo al pensiero critico L’interpretazione dei testi poetici aiuta i ragazzi a sviluppare il pensiero critico, poiché li stimola a cogliere significati nascosti, a confrontare punti di vista e a trovare connessioni tra parole e realtà. La poesia inoltre stimola il pensiero alla ricerca di soluzioni creative. Educazione alla bellezza e alla contemplazione La poesia insegna a osservare il mondo con occhi nuovi, a coglierne la bellezza e le sfumature. Aiuta a rallentare, a riflettere, a fermarsi sulle parole e sul loro significato profondo, competenza essenziale in una società dominata dalla velocità e spesso dalla superficialità comunicativa. Strumento di comprensione interculturale La poesia è un linguaggio che permea le differenti culture e linguaggi. Permette di avvicinarsi ad altre tradizioni, di esplorare diverse visioni del mondo e di favorire la comprensione tra culture diverse, sviluppando un atteggiamento di apertura, rispetto e arricchimento. Motivazione alla lettura e al piacere del testo scritto L’approccio alla poesia può trasformarsi in una porta d’accesso alla lettura, avvicinando anche i ragazzi meno inclini ai libri. La brevità e al contempo l'intensità dei testi poetici possono risultare un meraviglioso approccio all'accrescimento di competenze linguistiche e intellettive che aprono orizzonti esplorativi immaginativi nei ragazzi Poesia e apprendimento nei diversi livelli scolastici Poesia e apprendimento nella scuola primaria Fin dai primi anni di scuola, la poesia può essere utilizzata per sviluppare sensibilità linguistica, creatività e capacità espressive. Attraverso la lettura e la memorizzazione di testi poetici, i bambini affinano la loro capacità di ascolto, migliorano la pronuncia e il ritmo del linguaggio e imparano a giocare con le parole. Le poesie brevi e le filastrocche aiutano inoltre a potenziare la memoria e a stimolare l’immaginazione. La poesia nella scuola secondaria: pensiero critico ed emozioni Nella scuola secondaria, la poesia assume un ruolo ancora più profondo: diventa uno strumento per sviluppare il pensiero critico e la capacità di interpretare il mondo. Leggere e analizzare poesie permette agli studenti di riflettere su temi universali come l'amore, la libertà, la giustizia e il dolore, favorendo una maggiore consapevolezza delle proprie emozioni e di quelle altrui. Inoltre, la scrittura poetica offre ai ragazzi un mezzo per esprimere se stessi e dare voce alle proprie esperienze. La poesia e il pensiero divergente Un aspetto fondamentale dell’insegnamento della poesia è la sua capacità di stimolare il pensiero divergente, ossia la capacità di trovare soluzioni nuove e creative ai problemi. La poesia incoraggia a vedere il mondo da prospettive inusuali, a giocare con le immagini e i significati, ad andare oltre le convenzioni del linguaggio e del pensiero. Poesia e gestione dei conflitti La poesia è anche un potente strumento per la gestione dei conflitti e delle emozioni. Scrivere e leggere versi aiuta gli studenti a elaborare sentimenti complessi, a comprendere il punto di vista degli altri e a sviluppare empatia. Può essere utilizzata in classe come pratica di educazione emotiva, aiutando bambini e ragazzi a dare nome alle proprie emozioni e a esprimerle in modo sano e costruttivo. Pasolini e l’insegnamento della poesia Pasolini aveva un’idea rivoluzionaria e profondamente moderna dell’insegnamento della poesia: non una disciplina scolastica rigida e distante, ma un’esperienza viva, capace di coinvolgere i ragazzi in prima persona. La poesia deve essere «il più alto mezzo di comunicazione in una società e come il più certo modo di chiarificazione». Per conciliare la curiosità con il gioco, nel suo "Poesia nella scuola" Pasolini suggerisce di cominciare con i poeti viventi, con coloro «che usano una lingua viva non solo come lessico ma proprio come concezione dell’uso espressivo e come scelta dei sentimenti da esprimersi». Il suo suggerimento di partire dai poeti contemporanei è ancora oggi una strategia didattica efficace per avvicinane gli studenti a una lingua che sentono vicina, rendendo la poesia accessibile e stimolante. L’idea di far loro “toccare con mano il laboratorio poetico” significa trasformare la lezione in un’esperienza creativa e partecipativa. Scrivere poesie, sperimentare con le parole, ascoltare testi letti dagli autori stessi può essere un modo per abbattere le barriere tra i ragazzi e l'uso della parola, portando li a percepire la potenza del linguaggio. Questa visione della poesia come “il più alto mezzo di comunicazione” è anche un invito a usarla per esplorare le emozioni e la società, dando ai ragazzi una voce autentica e uno spazio di espressione. Conclusione Seguendo l’esempio di Pier Paolo Pasolini, che ha concepito la poesia come un atto di autenticità e di formazione culturale, la scuola ha il compito di valorizzare la parola poetica come strumento educativo. Insegnare la poesia non significa solo trasmettere la conoscenza della metrica o delle figure retoriche, ma soprattutto fornire ai giovani strumenti per leggere il mondo con occhi nuovi, per pensare in modo autonomo e per comprendere la complessità delle emozioni umane. Nella Giornata Mondiale della Poesia, celebriamo dunque non solo la bellezza dei versi, ma anche la loro intrinseca forza educativa, empatica e creativa! Bibliografia e Spunti Respirare Meglio un articolo meraviglioso di Alessandro d'Avenia L'educazione come poesia, poesia come educazione un testo sull'esperienza di Pasolini come insegnante Educare alla poesia: un modo per dar voce alle emozioni" L'importanza di insegnare la poesia attraverso laboratori di scrittura, l'uso di metafore e il ricorso al mito per esplorare le emozioni. "La Poesia è servita" - Propone un laboratorio di poesia che si concentra sulla costruzione di competenze e capacità critiche attraverso attività e situazioni coinvolgenti. "I bambini e la poesia: due mondi che si assomigliano" Esplora la naturale affinità tra il linguaggio dei bambini e quello della poesia, sottolineando come entrambi siano caratterizzati dal gioco con le parole e i suoni. "La poesia a scuola" - Una tesi di Laurea che esplora l'importanza di una pratica didattica che avvicini gli studenti alla poesia. "Poesia da banchi o poesia da vivere?" L'atto poetico è legato alla libertà e al mistero e il ruolo dell'insegnante è quello di favorirne l'esplorazione. I draghi locopei. Imparare l'italiano con i giochi di parole Scritto da Ersilia Zamponi, questo saggio propone un approccio ludico all'insegnamento dell'italiano attraverso giochi di parole, stimolando la creatività e l'interesse dei ragazzi per la lingua e la poesia

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13 Mar
2025
Giornata Internazionale della Matematica: Il 14 Marzo è il PiGreco Day

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Giornata Internazionale della Matematica: Il 14 Marzo è il PiGreco Day

PiGreco Day: La celebrazione di una costante eterna Questa data è stata scelta in onore del π (pi greco), poiché 3,14 sono le prime tre cifre del pi greco. La data infatti, nel formato anglosassone, si scrive 3.14 (3 indica  marzo terzo mese dell'anno e 14 il giorno), richiamando così le prime cifre della costante matematica π (pi greco). La celebrazione nasce nel 1988 per iniziativa del fisico americano Larry Shaw, che organizzò il primo evento presso il San Francisco Exploratorium . La prima celebrazione prevedeva un corteo circolare attorno all’edificio e la distribuzione di torte alla frutta decorate con le cifre decimali di π, giocando sulla pronuncia inglese di "π" (pi) e "pie".  Nel corso degli anni, la ricorrenza si è diffusa in tutto il mondo e, nel 2017, il MIUR ha ufficialmente introdotto il Pi Day anche in Italia. Il contributo di Archimede Non si può parlare di π senza menzionare Archimede di Siracusa: vissuto nel III secolo a.C., sviluppò un metodo per calcolare il valore di π approssimato con straordinaria precisione, basato sui poligoni inscritti e circoscritti a un cerchio per calcolarne il perimetro. Aumentando progressivamente il numero dei lati, riuscì a ottenere un intervallo compreso tra 3,1408 e 3,1429.Questo procedimento anticipava concetti fondamentali del calcolo infinitesimale. L’eredità di Archimede dimostra come la ricerca su π sia stata, fin dall’antichità, un motore per lo sviluppo della matematica. Il Pi Day, dunque, non è solo una celebrazione simbolica, ma un riconoscimento ai grandi matematici che hanno contribuito a svelare i misteri di questa costante, rendendo la matematica una disciplina sempre più raffinata e fondamentale per la comprensione del mondo Matematica: Un Linguaggio Universale, ma con Metodi Diversi La matematica è considerata un linguaggio universale, capace di superare le barriere culturali e geografiche; tuttavia, il modo in cui viene insegnata e appresa varia enormemente, influenzato dalla lingua, dall’approccio pedagogico e dalla visione educativa di ciascuna cultura. In occasione della Giornata della Matematica, è interessante esplorare come diversi approcci – dai metodi tradizionali a quelli innovativi, dall’Oriente all’Occidente – plasmino la comprensione e il rapporto con questa disciplina. Ogni sistema educativo offre una prospettiva unica: quali sono le differenze principali tra questi approcci?  Il Metodo Singapore: Un Approccio Tridimensionale alla Matematica Il Metodo Singapore è un approccio pedagogico che mira a costruire una comprensione profonda dei concetti matematici, seguendo un percorso articolato in tre fasi principali: Fase Concreta Gli studenti manipolano oggetti fisici, come blocchi, per rappresentare e comprendere i concetti matematici in modo tangibile. Questo stadio permette di instaurare una connessione diretta e sensoriale con i numeri e le operazioni. Fase Pittorica Successivamente, gli studenti utilizzano immagini e diagrammi per visualizzare i concetti appresi. L’uso di rappresentazioni visive aiuta a rendere più chiari e accessibili i concetti astratti, facilitando la transizione dalla concretezza alla comprensione simbolica. Fase Astratta Gli studenti passano a utilizzare simboli, numeri e notazioni matematiche tradizionali per esprimere i concetti, completando così il processo di astrazione. L’approccio asiatico: disciplina e ripetizione Il metodo giapponese del “Lesson Study”, in cui gli insegnanti collaborano per perfezionare continuamente le lezioni e sviluppare strategie di insegnamento più efficaci. La cultura dell’impegno e della perseveranza è alla base di questo approccio. Il modello finlandese: meno stress, più comprensione La Finlandia, famosa per il suo sistema educativo innovativo, adotta un metodo completamente diverso.  La matematica viene insegnata in un ambiente rilassato, con meno compiti e meno ore di lezione rispetto ad altri paesi.  L’attenzione è posta sulla comprensione profonda dei concetti, attraverso il problem-solving e l’apprendimento cooperativo.  Gli errori non sono visti come fallimenti, ma come opportunità per migliorare, e gli insegnanti hanno grande libertà di personalizzare l’insegnamento in base alle esigenze degli studenti. L’approccio Waldorf: creatività e immaginazione Nelle scuole Steiner-Waldorf, la matematica viene introdotta in modo artistico e narrativo. Nei primi anni, i concetti matematici sono presentati attraverso storie, musica, movimento e disegno, aiutando gli studenti a sviluppare un legame intuitivo con i numeri. Ad esempio, le quattro operazioni possono essere raccontate come personaggi con caratteristiche diverse: il moltiplicatore è il costruttore, il divisore è il distributore, e così via. L’obiettivo è creare un’esperienza che renda la matematica meno astratta e più vicina alla vita quotidiana, senza l’uso della tecnologia nei primi anni di apprendimento. Il metodo Montessori: imparare con le mani L’approccio Montessori è basato su un concetto chiave: il bambino impara meglio quando può toccare e sperimentare. La matematica non viene insegnata in modo teorico, ma attraverso materiali manipolativi, come le perle dorate per il sistema decimale o le aste numeriche per il conteggio. In questo modo, i bambini sviluppano un’intuizione naturale sui numeri e sulle operazioni, prima ancora di scriverle su un foglio. L’autoapprendimento e la libertà di esplorazione sono alla base di questo metodo, che si adatta al ritmo di ogni studente. Reggio Emilia: matematica come esperienza quotidiana Il metodo Reggio Emilia considera la matematica una parte naturale dell’esperienza del bambino. Attraverso progetti interdisciplinari, i bambini esplorano concetti matematici in modo pratico e collaborativo. Ad esempio, misurano materiali per costruire una torre, classificano oggetti per forma e colore o scoprono i numeri attraverso il gioco. L’attenzione è posta sul pensiero critico e sulla documentazione dell’apprendimento, per rendere ogni bambino consapevole del proprio processo di scoperta. Come Cambia l’Insegnamento della Matematica nelle Diverse Culture? Matematica e Cultura: Un Linguaggio Universale con Infinite Interpretazioni La matematica è considerata il linguaggio universale per eccellenza, una disciplina che trascende confini geografici e differenze linguistiche. Tuttavia, il modo in cui viene insegnata e compresa varia profondamente da cultura a cultura. Le radici storiche, il sistema educativo e persino la lingua influenzano la relazione di una società con i numeri e la logica. Matematica in Oriente: La Potenza della Struttura In paesi come Cina, Corea e Giappone, l’insegnamento della matematica è basato sulla pratica intensiva e sulla ripetizione. Gli studenti imparano a padroneggiare i concetti attraverso esercizi quotidiani e un forte allenamento nella risoluzione dei problemi. L’insegnamento si basa su ripetizione, esercizi rigorosi e problem-solving intensivo. La pratica costante è ritenuta essenziale per padroneggiare i concetti, con un’enfasi particolare sulla velocità e sulla precisione nei calcoli. In molti paesi dell’Asia orientale la matematica è una disciplina fondamentale per il progresso e il successo individuale. Un altro aspetto interessante è il ruolo della lingua cinese, che ha un sistema numerico più intuitivo rispetto a molte lingue occidentali. I numeri seguono una struttura logica e regolare, facilitando la comprensione del sistema decimale già in età precoce.  In Giappone, invece, l’approccio è più collaborativo e riflessivo. Con il metodo del Lesson Study, gli insegnanti lavorano insieme per affinare il modo in cui i concetti vengono presentati agli studenti, incoraggiando la scoperta autonoma e la discussione in classe. Matematica nel Mondo Arabo: Un Patrimonio Storico Il mondo arabo ha dato contributi fondamentali alla matematica, con figure come Al-Khwarizmi, il padre dell’algebra, e allo sviluppo del sistema numerico indo-arabico che usiamo ancora oggi.  L’insegnamento della matematica è profondamente radicato nella logica formale e nell’astrazione, un’eredità che deriva dall’enfasi storica sulla geometria, sull’astronomia e sull'algebra. Nei paesi del Medio Oriente, il sistema educativo tende a enfatizzare l’importanza della teoria e della dimostrazione.  Matematica in Africa: Tra Tradizione e Innovazione In molte culture africane, la matematica è stata storicamente insegnata attraverso metodi pratici come il conteggio sulle dita, sulle conchiglie o attraverso strumenti di calcolo artigianale legati alla vita quotidiana.  La numerazione e il calcolo per esempio si sviluppano attraverso il commercio, la misurazione dei terreni agricoli e i sistemi di tassazione.  Un caso affascinante è il sistema numerico dello Yoruba, in Nigeria, che utilizza un conteggio vigesimale (basato su 20 anziché su 10 ossia decimale). Questo tipo di struttura mostra come il concetto di numero possa essere costruito in modi molto diversi a seconda della cultura. Matematica nelle Culture Indigene delle Americhe Le popolazioni indigene delle Americhe hanno sviluppato sistemi matematici altamente sofisticati, spesso legati all’astronomia e all’architettura. I Maya, ad esempio, possedevano un sistema numerico vigesimale avanzato e utilizzavano il concetto di zero già nel I secolo d.C., ben prima di molte altre civiltà. Nelle culture indigene contemporanee, la matematica viene ancora trasmessa attraverso la narrazione orale, l’arte e le pratiche comunitarie.  Ad esempio, in alcune comunità andine, la misurazione dei campi e la gestione delle risorse idriche si basano su calcoli tramandati di generazione in generazione senza l’uso della scrittura. Molti educatori nelle Americhe cercano di valorizzare questi modi di pensare la matematica, integrandoli con l’insegnamento scolastico per rendere la disciplina più significativa e radicata nella cultura locale. Matematica in Occidente: Tra Tradizione e Sperimentazione Nei paesi occidentali, l’insegnamento della matematica ha attraversato molte trasformazioni. Storicamente, il modello dominante è stato quello deduttivo e astratto, basato su regole, teoremi e dimostrazioni formali. Tuttavia, negli ultimi decenni, si è assistito a un’ondata di innovazioni pedagogiche che hanno reso l’apprendimento più esperienziale e interdisciplinare. In Europa, come abbiamo evidenziato prima, si sono diffusi modelli come il metodo finlandese, che promuove un apprendimento più rilassato e interattivo, o i metodi Montessori e Waldorf, che utilizzano approcci per rendere la matematica più concreta e intuitiva. Negli Stati Uniti, invece, c’è una forte enfasi sulla gamification e sull’uso della tecnologia, con piattaforme digitali che aiutano gli studenti a sviluppare competenze matematiche attraverso giochi e simulazioni. Anche la lingua gioca un ruolo importante: in alcune lingue europee, come il francese e l’inglese, la struttura dei numeri è meno intuitiva rispetto a lingue come il cinese, rendendo il calcolo mentale più complesso per i bambini. Conclusione: le mille sfaccettature della Matematica  La matematica, come ogni altro campo del sapere, non è una disciplina monolitica, ma un universo ricco di sfaccettature e di prospettive diverse. Ogni cultura, ogni approccio pedagogico sviluppa una visione unica  di come comprendere e vivere i numeri, il ragionamento e la logica. Osservare le diverse culture matematiche del mondo ci ricorda che non esiste un unico modo per apprendere questa disciplina. La bellezza della matematica sta proprio in questa diversità, nel modo in cui ogni cultura contribuisce a colorare il quadro complesso di questa materia, lontano da un’omologazione globale. Nel Pi-greco Day dovremmo quindi celebrare le differenze di metodo che sono una potente risorsa per l'insegnamento. La vera ricchezza sta nella varietà di modi in cui gli studenti possono avvicinarsi a questa disciplina, trovando il loro percorso unico tra le diverse tradizioni e metodologie. La matematica potrà rivelare tutta la sua bellezza abbracciandone la complessità e la varietà,  senza costringerla  a un'unica forma. Il Pi Day  è un'opportunità per riflettere sul ruolo cruciale della matematica e sull'importanza di π, una costante che compare in ambiti fondamentali della scienza, dalla geometria alla fisica, dall’ingegneria all’informatica. Per chi vuole approfondire Piday.org Sito web ufficiale del Pi Day, gestito da appassionati di matematica. Offre una vasta gamma di risorse, tra cui la storia del pi greco, attività educative, idee per celebrazioni e collegamenti a eventi in tutto il mondo. È la fonte principale per informazioni aggiornate sul Pi Day. Pday.it Sito ufficiale del PiGreco Day organizzato dal Ministero dell'Istruzione. Exploratorium Un rinomato museo di scienza, arte e percezione a San Francisco. L'Exploratorium è noto per il suo approccio pratico all'apprendimento e ha un ruolo significativo nella promozione del Pi Day. Guida dell'Exploratorium per celebrare il Pi Day. Questa pagina offre idee creative e attività educative per esplorare il pi greco, rendendolo un'ottima risorsa per insegnanti e appassionati. Libro "Tutti in festa con Pi Greco" di Anna Cerasoli per l'educazione matematica dei più piccoli e anche per gli adulti interessati a scoprire fascino e utilità della matematica e la sua costante presenza nella vita quotidiana. Una guida pratica, con dei semplici passi, per la celebrazione del Pi greco. Articolo della rivista Studio, che approfondisce la storia dello zero, strettamente collegata alla storia della matematica e dei numeri, che sono la base per il Pi greco. Evento  21 Marzo 2025 ore 16:00 La matematica nelle scuole superiori Waldorf a cura di G. CappellaniVia Morazzo 4/4, Bologna Francesca Merlo

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5 Mar
2025
Formazione su misura: perché sempre più studenti scelgono le Scuole Professionali

Orientamento e Open Day

Formazione su misura: perché sempre più studenti scelgono le Scuole Professionali

Negli ultimi anni, la percezione dei corsi professionali è cambiata radicalmente. Se un tempo erano considerati una scelta di ripiego, oggi rappresentano un'opzione formativa sempre più ambita. Questo cambiamento è dovuto alla crescente richiesta di competenze specializzate nel mercato del lavoro, che ha reso i percorsi professionali una scelta strategica per chi desidera un inserimento rapido e concreto nel mondo del lavoro. Perché gli studenti scelgono i corsi professionali? L’aumento della consapevolezza da parte di studenti e famiglie ha portato a una rivalutazione degli istituti professionali. Oggi, la scelta non è più legata solo a difficoltà con il metodo di studio tradizionale, ma spesso nasce da una passione per un mestiere specifico o dalla volontà di acquisire competenze pratiche e subito spendibili. Quali studenti scelgono le Scuole Professionali? Chi sceglie i corsi professionali? Ecco alcune categorie di studenti che sempre più spesso optano per questa strada. Studenti con un interesse pratico: preferiscono l'apprendimento attraverso l’esperienza diretta e il lavoro manuale. Chi ha una vocazione specifica: ragazzi appassionati di settori come meccanica, ristorazione, sartoria o falegnameria, desiderosi di trasformare la loro passione in una carriera. Studenti che vogliono entrare presto nel mondo del lavoro: cercano un percorso che garantisca sbocchi professionali immediati dopo il diploma. Chi intende specializzarsi ulteriormente: molti proseguono gli studi in istituti tecnici superiori o all’università, scegliendo un percorso altamente mirato. Ragazzi alla ricerca di un’alternativa ai licei: preferiscono un approccio formativo che coniuga teoria e stage lavorativi. Il ruolo del mercato del lavoro nella scelta dei corsi professionali Uno dei fattori chiave che ha reso gli istituti professionali più attrattivi è la domanda crescente di professionisti con competenze tecniche e pratiche. Secondo alcune ricerche, il tasso di occupazione dei diplomati in istruzione e formazione professionale (IFP) è superiore a quello di altri percorsi di studio. Aziende di diversi settori, dall’artigianato all’industria, dall’informatica ai servizi, cercano sempre più figure qualificate, rendendo questi percorsi particolarmente vantaggiosi per chi vuole costruire un futuro solido. Cambiamenti demografici e impatto sul sistema formativo Oltre ai fattori economici, anche i cambiamenti demografici stanno influenzando la composizione degli studenti nei corsi professionali. La necessità di un ricambio generazionale in molti settori e la maggiore consapevolezza sulle opportunità lavorative stanno spingendo sempre più giovani verso questi percorsi. Conclusione: i corsi professionali come scelta mirata In sintesi, i corsi professionali hanno superato lo stereotipo della scelta di ripiego e stanno diventando una soluzione formativa concreta e ambita. Oggi, sempre più studenti vedono negli istituti professionali un modo per seguire le proprie passioni, sviluppare competenze concrete e accedere a opportunità lavorative reali. Questa trasformazione rappresenta un passo importante per il futuro dell’istruzione e del mercato del lavoro, offrendo ai giovani strumenti per un ingresso consapevole e soddisfacente nel mondo professionale. Approfondimenti e risorse Ministero dell'Istruzione e del Merito (MIM):Il sito del MIM fornisce informazioni ufficiali sugli istituti professionali, inclusi gli indirizzi di studio e le normative vigenti. Puoi trovare dettagli sul nuovo sistema formativo degli istituti professionali, che pone l'accento sulla didattica personalizzata e sull'integrazione tra teoria e pratica. Istituti professionali - MIM Studenti.it:Questo portale offre una guida completa agli istituti professionali, con informazioni dettagliate sui diversi indirizzi di studio e sulle opportunità di carriera. Orientamento superiori: tutti gli istituti professionali - Studenti.it TorinoGiovani:Questo sito, nello specifico, da informazioni sugli istituti professionali presenti nel territorio torinese. Scuole superiori - Istituti Professionali | TorinoGiovani - Città di Torino Skuola.net:Questo portale offre una panoramica chiara e concisa dei diversi indirizzi degli istituti professionali, aiutando gli studenti a orientarsi nella scelta. Istituti professionali, tutti gli indirizzi: guida completa - Skuola.net Perché scegliere la scuola professionale - Immaginazione e Lavoro: Questo articolo esplora i vantaggi della scuola professionale, evidenziando l'equilibrio tra materie culturali e tecnico-professionali, i laboratori e gli stage in azienda. Perché scegliere la scuola professionale - Immaginazione e Lavoro Perchè Scegliere la Formazione Professionale? L'Istituto Istruzione Superiore Leonardo da Vinci Portogruaro: Questo link, sottolinea il fatto che, chi studia negli Istituti Tecnici e Professionali ha più probabilità di trovare un lavoro, prima degli altri. Perchè Scegliere la Formazione Professionale? Francesca Merlo

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7 Dic
2024
La pedagogia della lentezza: come metterla in pratica

Orientamento e Open Day

La pedagogia della lentezza: come metterla in pratica

- Una Pedagogia della Lentezza Il tempo rallenta accanto a un bambino. Se ci si sofferma a osservarlo compiere i suoi gesti semplici attraverso cui indaga il mondo, si ha quasi la percezione che il tempo si fermi. È una sensazione a volte disorientante per noi adulti, abituati alla velocità e alla frenesia. Chi riesce a sopportare quel ritmo “nuovo” scopre un modo d’essere che possiede una grande ricchezza nascosta. Si tratta di un concetto ampiamente riconosciuto, che trova sintesi nell’aforisma di Rousseau “Perdere tempo è guadagnare tempo”. A volte dimentichiamo che quel ritmo, per il bambino, è connaturato, ed è necessario per scoprire l’ambiente esterno nel migliore dei modi. Ne parla il Pedagogista Gianfranco Zavalloni nel suo La Pedagogia della Lumaca. Ed è anche la filosofia che ispira le scelte educative dell’Asilo Morelli nella collina di Torino. Forse, più che di “perdere tempo”, si potrebbe parlare di “trovare tempo” per giocare, camminare, scoprire l’ambiente, in una dimensione di lentezza che permette di assaporare e assimilare le cose in modo spontaneo, sulla stessa lunghezza d’onda del ritmo fisiologico del bambino. Riteniamo infatti che per far crescere un bambino in modo armonico sia necessario dedicare tempo ad ascoltare e a parlare, tutti insieme e nel rispetto di tutti. L’ascolto è la base per costruire relazioni sane in cui l’empatia è la premessa necessaria per stare insieme. La Natura come Strumento di Apprendimento Questo tempo ritrovato è anche il presupposto per scoprire il bello nelle piccole cose, e per stupirci ogni giorno anche di quelle più scontate; per esplorare il territorio, che nel nostro caso è ricco di natura e ci riporta a un ritmo lento fatto di cicli, di attesa e quindi di desideri, e ci insegna il “prenderci cura”. Per questo motivo, oltre alle settimanali uscite in natura nel nostro Asilo coltiviamo un orto iniziando dai semi, piantati in inverno nei portauova, che vediamo crescere fino a trapiantarli in primavera in terra nel nostro piccolo orto seguendone la crescita fino all’estate; al nostro rientro a Settembre potremo infine gustarne i frutti. L’orto didattico diventa così esempio e ispirazione nella nostra quotidianità. Per analogia e con l’esempio i bambini vengono portati anche a prendersi cura dei propri compagni, imparando a rispettarne i ritmi, le emozioni, le unicità; a prendersi cura degli spazi della scuola e dei materiali didattici. Attività Educative Pensate per Ogni Bambino Le attività vengono svolte assecondando i tempi del bambino, pensate e programmate affinché ognuno possa trovare modo di esprimere la propria creatività. Spesso iniziano passeggiando nel bosco, al parco Europa, nel borgo di Cavoretto, dove l’importante non è il “dove” ma il “come”: con i cinque sensi, attraverso il corpo e il movimento. Uscendo si scoprono cose nuove, si hanno occasioni di incontro con elementi che possono diventare opportunità di osservazione, esplorazione, immaginazione. Lo spazio esterno è poi in stretta continuità con quello interno: entrambi gli ambienti hanno la stessa importanza, si completano con coerenza e sono l’uno al servizio dell’altro. I materiali raccolti fuori vengono portati nell’Asilo, organizzati in modo che i bambini possano riconoscerli e usarli a loro piacimento, e grazie all’impiego di strumenti come lenti di ingrandimento e lavagna luminosa possono anche osservali in modo diverso. Un percorso che fa nascere domande, curiosità, idee. Da queste idee si generano gli spunti per le attività svolte dai bambini, che hanno modo di sviluppare la propria personale creatività. Il Valore della Lentezza Tutto questo richiede tempo! Un tempo al servizio della crescita dei bambini che invece oggi vengono sempre di più inglobati nei ritmi frenetici della vita adulta. L'Asilo Morelli vuole essere una piccola isola felice che li mette al centro, a partire dal loro ritmo. Approfondimenti bibliografici sulla Pedagogia della Lentezza Per approfondire i temi trattati in questo articolo e scoprire ulteriori evidenze scientifiche a sostegno dell'importanza di un'educazione lenta e rispettosa dei ritmi del bambino, vi suggeriamo la consultazione delle seguenti risorse: Malaguzzi, L. I cento Linguaggi dei bambini Un classico della pedagogia dell'infanzia, che offre una visione approfondita del pensiero di Malaguzzi e del modello educativo delle scuole Reggio Emilia. Louv, R. (2005). L'ultimo bambino dei boschi Un'opera fondamentale che sottolinea l'importanza del contatto con la natura per lo sviluppo del bambino. Perché scegliere l'Asilo Onorato Morelli L'Asilo Morelli è un luogo unico e speciale, dove il tempo sembra scorrere in modo diverso e il benessere dei bambini rappresenta il cuore del progetto educativo. Il benessere dei piccoli si arricchisce con scelte innovative e ambiziose, come l'introduzione dell'uso dei mezzi pubblici per le frequenti gite fuori porta, che diventano occasioni preziose di scoperta e apprendimento. Grazie al servizio navetta quotidiano che collega Piazza Carducci a Cavoretto, i bambini vivono un'esperienza quotidiana che stimola la loro curiosità e autonomia, offrendo in ogni momento un'opportunità per esplorare e conoscere il mondo. Open day: Prenota subito il tuo posto per conoscere meglio L'Asilo Morelli Sabato 11 gennaio 2025 10:30 - 12:30 Open Day e laboratorio per i bambini ''I colori dell'inverno'' Giovedì 23 gennaio 2025 16:30 Open Day e Merenda coi bambini Per organizzare al meglio gli eventi è gradita la registrazione all' Open Day attraverso il modulo allegato. Per altre informazioni l'asilo attraverso: il numero di telefono 0116612588 oppure scrivendo una email all'indirizzo info@asilomorelli.it

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25 Ott
2024
Un Percorso di Benessere e Autonomia per i Bambini dell’Asilo

Orientamento e Open Day

Un Percorso di Benessere e Autonomia per i Bambini dell’Asilo

Il benessere e la salute dei bambini sono due aspetti fondamentali per ogni scuola dell'infanzia che desidera offrire un ambiente sano e stimolante. A Torino, l'Asilo Morelli ha adottato un approccio innovativo che unisce educazione, mobilità sostenibile e legame con il territorio. Tra le novità che lo contraddistinguono c’è un’iniziativa davvero unica: ogni mattina, alcuni bambini vengono accolti dall'educatrice dell’asilo in Piazza Carducci e accompagnati a scuola utilizzando l’autobus pubblico numero 47, lo stesso si ripete ogni pomeriggio al momento dell'uscita. Un'Esperienza Innovativa di Autonomia Il tragitto in autobus diventa un’occasione per interagire con altri adulti, sperimentare nuove dinamiche sociali e sviluppare autonomia sotto la supervisione di figure educative esperte. È una novità importante, che dimostra la fiducia nelle capacità dei bambini di esplorare il mondo circostante, in modo sicuro e strutturato. L’uso del mezzo pubblico per bambini così piccoli è un'idea innovativa che consente ai bambini di fare un’esperienza educativa molto arricchente. Tale innovazione si inserisce all’interno di un progetto educativo a 360° iniziato lo scorso anno: le uscite mensili sono state infatti effettuate con i mezzi pubblici. Tale esperienza è stata significativa per la crescita dei bambini che hanno migliorato in modo significativo le loro autonomie, il rispetto delle regole e di conseguenza la loro sicurezza nel muoversi in città. Tali successi sono stati rilevati, non solo dalle educatrici, ma soprattutto dalle famiglie. Un Viaggio Verso la Sostenibilità Oltre all'aspetto educativo, l'iniziativa dell'autobus promuove una mobilità sostenibile, poiché riduce l'uso di mezzi privati e agevola i genitori, che risparmiano tempo e risorse. La linea 47 è ideale per questa iniziativa poiché assolutamente non affollata, e consente ai bambini di viaggiare sempre comodamente seduti e in sicurezza. Inoltre, l'uso di mezzi pubblici sin dalla tenera età insegna ai piccoli l'importanza del rispetto per l'ambiente e della mobilità urbana. La Coordinatrice Educativa Asilo Morelli scrive: "Nella nostra idea di educare i cittadini di domani all’ecosostenibilità, l’Asilo Morelli si pone l’obiettivo di far crescere i bambini in modo che la dimensione della ''Mobilità Sostenibile'' li accompagni con naturalezza fin da piccoli. Si tratta a tutti gli effetti di una dimensione integrata nell’attività didattica, in cui i bambini, con gradualità e in sicurezza, hanno la possibilità di sperimentare e allenare le loro capacità di valutare le situazioni, riconoscere i luoghi, rispettare le regole, sviluppare fiducia – in loro stessi e negli altri. Si tratta di competenze importanti, che li accompagneranno nella vita e daranno loro un’attitudine spontanea a quelle forme di Mobilità Sostenibile che sono un auspicio per il loro – e anche il nostro – benessere." Il Legame con il Territorio L'iniziativa del trasporto pubblico non solo facilita la vita delle famiglie, ma rafforza anche la conoscenza del territorio, grazie al tragitto a piedi dalla fermata del bus all’asilo i bambini vivono  un contatto quotidiano con il quartiere, imparano a conoscere il contesto urbano in cui vivono e sviluppano un senso di cittadinanza, di comunità e di rispetto per l’ambiente circostante. Tale relazione viene inoltre rinforzata durante le passeggiate settimanali nel borgo, nel parco e nei boschi circostanti.  Un Ambiente di Benessere a Contatto con la Natura Il benessere e la salute dei bambini sono due aspetti fondamentali per ogni scuola dell'infanzia che desidera offrire un ambiente sano e stimolante. L'Asilo Morelli è situato sulle colline torinesi, lontano dal traffico cittadino e basa il suo modello sull'offrire ai bambini un ambiente tranquillo e salutare. Qui, i bambini respirano aria pulita e vivono quotidianamente immersi nella natura. L’accesso costante a spazi verdi permette ai piccoli di sperimentare attività fisiche e di sviluppare competenze motorie in un contesto sereno, contribuendo così al loro benessere fisico e mentale. Scopri di Più sull'Asilo Morelli: Open Day L'Asilo Morelli è un esempio di come il benessere e l’autonomia dei bambini possano essere al centro di un progetto educativo innovativo e attento alle esigenze dei bambini e delle famiglie. Se desideri scoprire di più su questa realtà e vedere da vicino gli spazi e le attività proposte, non perdere l'occasione di partecipare agli Open Day organizzati dalla scuola. Prenota subito il tuo posto per conoscere meglio questo asilo davvero unico! Sabato 9 Novembre 10:30 - 12:30 Open Day e laboratorio per i bambini ''I colori dell'autunno'' Sabato 11 gennaio 10:30 - 12:30 Open Day e laboratorio per i bambini ''I colori dell'inverno'' Giovedì 23 gennaio 16:30 Open Day e Merenda coi bambini Per organizzare al meglio gli eventi è gradita la registrazione all' Open Day attraverso il modulo allegato. Per altre informazioni l'asilo attraverso: il numero di telefono 0116612588 oppure scrivendo una email all'indirizzo info@asilomorelli.it

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10 Lug
2024
Asilo Vicino a me

Orientamento e Open Day

Asilo Vicino a me

Asilo Nido Vicino a me! Se anche tu stai cercando un "asilo nido vicino a casa" sei nel posto giusto! La ricerca di un asilo nido è una delle prime importanti decisioni che i genitori devono affrontare quando si tratta di garantire il benessere e lo sviluppo sano dei loro figli. Con l'avvento della tecnologia, e l'accesso immediato a un'infinità di informazioni online, sempre più genitori usano le informazioni disponibili su internet per trovare l'asilo nido migliore per le proprie esigenze. Asilo Vicino A Me Tra le ricerche più comuni che i genitori effettuano troviamo la frase ‘’asilo nido vicino a me’’.   Ma quali sono i vantaggi di avere un asilo vicino casa e perché i genitori cercano online le parole "asilo nido vicino a me"? Comodità e Praticità Uno dei motivi principali per cui i genitori cercano un asilo nido nelle vicinanze è la comodità. Avere un asilo nido vicino a casa o al posto di lavoro può semplificare enormemente la vita quotidiana. Ridurre i tempi di viaggio significa meno stress e più tempo da dedicare alla famiglia e alle proprie attività. Inoltre, un asilo nido vicino permette ai genitori di essere facilmente raggiungibili in caso di emergenze. Avere un asilo vicino casa favorisce la puntualità sia per l’inizio della routine all’asilo, sia con gli impegni di lavoro, permette di dedicare più tempo coi familiari, riducendo dunque lo stress e migliorando la qualità di vita dell’intera famiglia. Sicurezza e Tranquillità Sapere che il proprio bambino si trova in un asilo nido vicino offre una maggiore tranquillità. La vicinanza consente ai genitori di raggiungere facilmente la struttura in cui il bambino trascorre gran parte della giornata. Questa prossimità può contribuire a creare un senso di sicurezza e fiducia. Integrazione nella Comunità Locale Un asilo nido vicino a casa favorisce l'integrazione del bambino nella comunità locale. Questo può facilitare la creazione di amicizie con altri bambini della zona e promuovere un senso di appartenenza. Partecipare a eventi e attività locali diventa più semplice, contribuendo allo sviluppo sociale del bambino. Mezzi di trasporto ecologici Portare il figlio all'asilo vicino a casa permette di usare dei messi di trasporto ecologici che favoriscono il benessere del bambino e dei genitori, evitando l'uso dell'automobile. I mezzi più utilizzati per portare i bambini all'asilo sono: il passeggino, la bicicletta con seggiolino, le cargo bike, monopattino. Portare il bambino all'asilo usando mezzi di trasporto ecologici permette, inoltre, di sfruttare questo tempo per accompagnare il bambino verso l'autonomia del movimento e la scoperta del territorio. Vicinanza: Casa o Lavoro? Un aspetto importante da considerare nella scelta dell'asilo nido è la sua ubicazione. Molti genitori si trovano di fronte al dilemma se scegliere un asilo nido vicino a casa o al posto di lavoro. Entrambe le soluzioni hanno dei vantaggi. Asilo Nido Vicino a Casa. Scegliere un asilo nido vicino alla propria abitazione può rendere più facili e meno stressanti le routine quotidiane. Inoltre, permette al bambino di familiarizzare con il quartiere e sviluppare amicizie con altri bambini della zona. Asilo Nido Vicino al Posto di Lavoro. Optare per un asilo nido vicino al luogo di lavoro può essere comodo per i genitori che hanno orari di lavoro flessibili o che desiderano essere vicini ai propri figli durante la giornata. In caso di emergenze o necessità improvvise, essere nelle vicinanze può rappresentare un grande vantaggio. Il Portale Chescuola.net ti offre strumenti e risorse per trovare l'asilo nido perfetto per il tuo bambino, tenendo conto delle tue esigenze e preferenze. Consulta le nostre guide, partecipa agli open day e scopri tutte le opzioni disponibili nella tua zona. Come sfruttare il motore di ricerca di CheScuola?! per trovare il nido più vicino a casa tua! Il motore di ricerca di CheScuola?! permette di semplificare la ricerca online e renderla veramente efficiente. Uno degli strumenti più utili è proprio la ricerca geolocalizzata che ti permette di trovare il nido giusto per tuo figlio vicino a casa tua! Ecco perché usare il motore di ricerca di CheScuola?! -Trovi tutti gli asili (pubblici e privati) in un unico portale; -Hai possibilità di scoprire cosa differenzia un servizio educativo dall’altro; -L’uniformità delle informazioni contenute ti permette di confrontare i risultati ottenuti e fare la scelta migliore; -Puoi individuare le scuole con un modello educativo specifico; Come usare il Motore di Ricerca di CheScuola?! per trovare l’asilo più vicino a casa tua. 1) Scrivi il nome dell’indirizzo di interesse, 2) Il motore ti propone degli indirizzi, scegli quello corretto 3) seleziona dal filtro i campi di tuo interesse (modello educativo, tipo di gestione…) 4) attivando la ricerca troverai l’elenco delle strutture e la loro posizione sulla mappa 5) la mappa visualizzata è quella relativa alle vicinanze che hai selezionato ma ti potrai spostare spostare con il cursore come sei già abituato a fare con altri motori di ricerca.   Cosa aspetti? Attiva la ricerca e scegli il Nido più Vicino a Casa Tua   Trova il nido più vicino a casa tua a Torino Trova il nido più vicino a casa tua a Milano Trova il nido più vicino a casa tua a Roma

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27 Feb
2024
Cambiare Scuola Superiore: i Corsi Passerella a sostegno degli studenti

Orientamento e Open Day

Cambiare Scuola Superiore: i Corsi Passerella a sostegno degli studenti

Cambiare Scuola Superiore: i Corsi Passerella al sostegno degli Studenti La scelta dell'indirizzo di studio rappresenta un momento cruciale nella vita di uno studente, tuttavia, non sempre questa scelta si rivela corretta. Ecco alcune statistiche del MIUR! Circa il 3% degli studenti cambia indirizzo di studi tra il primo e il secondo anno delle scuole superiori. La percentuale di bocciature nel 2023 al primo anno di scuola superiore è stata pari all’8,5%. Nel 2022 l’11,5% degli studenti ha abbandonato la scuola superiore prima di ottenere il diploma. Il MIUR e le Istituzioni scolastiche negli ultimi anni hanno attivato diverse iniziative e norme legislative atte a contrastare la piaga della dispersione scolastica. Una delle iniziative su cui tanto si punta è l'attivazione dei Corsi Passerella. I Gli studenti che desiderano cambiare indirizzo di studi all'interno della scuola secondaria superiore possono avvalersi dei "corsi passerella", previsti dal DM 323/99. Questi corsi mirano a facilitare il passaggio da un indirizzo all'altro attraverso un programma di azioni didattiche integrative a misura di studente. Queste azioni, sono realizzate principalmente nel primo o nel secondo anno di studio, e culminano con l'emissione di una certificazione che attesta l'acquisizione delle competenze necessarie per il passaggio. Progettazione e Realizzazione dei Corsi Passerella I corsi passerella devono essere progettati dagli insegnanti dell'indirizzo di destinazione e si svolgono generalmente in orario pomeridiano o extracurriculare. La normativa, introdotta con il Decreto Ministeriale 323/99 e successivamente influenzata dal principio di "flessibilità" introdotto dal DM 139 del 2007, è il punto di riferimento fondamentale per l'attuazione di queste attività didattiche integrative. Contesto Normativo Il DM 323/99 stabilisce le modalità per l'effettivo passaggio tra i percorsi di istruzione, prevedendo interventi didattici e attività integrative. Questo percorso può iniziare già durante il primo anno di studio e si basa su una specifica progettazione che include la realizzazione di moduli formativi e la certificazione delle competenze acquisite. Modifiche e Integrazioni Normative Le Ordinanze Ministeriali 87/04 e 90/01 hanno introdotto modifiche relative alle norme di accesso alle classi della scuola secondaria superiore, sottolineando l'importanza della flessibilità dei percorsi scolastici. Questa flessibilità è ulteriormente sostenuta dalle "Linee guida per l’innalzamento dell’obbligo di istruzione", che promuovono i passaggi tra diversi percorsi di studio.. Come Funziona il passaggio Per cambiare scuola secondaria di secondo grado (scuola superiore) la prassi da seguire è sostanzialmente la seguente: Richiedere il trasferimento alla scuola in cui ci si vuole trasferire Richiedere al dirigente scolastico della scuola che si sta frequentando il nulla osta (che generalmente non può essere negato) Nel caso in cui si cambi indirizzo di studi, la scuola in cui ci si trasferisce sottopone lo studente o la studentessa ad una verifica necessaria a stabilire le conoscenze e l'eventuale "idoneità al passaggio". se questa verifica di idoneità avesse esisto negativo lo studente o la studentessa potrà comunque cambiare scuola e Recuperare le lacune durante l’anno. Corsi Passerella, come funzionano? Questi corsi sono moduli di raccordo co-progettati sulle discipline non previste nell’indirizzo di provenienza, al fine di consentire un efficace inserimento nel percorso formativo di destinazione. Il consiglio di classe dello studente che chiede il passaggio individua: le discipline da seguire, sulle quali sarà espressa una valutazione in sede di scrutinio finale, con eventuale progettazione di moduli formativi coerenti con il nuovo percorso; le discipline che non sono oggetto di valutazione nello scrutinio finale; i moduli di raccordo per le discipline presenti soltanto nell’indirizzo di destinazione; le discipline in questione sono oggetto di valutazione in sede di scrutinio finale a cui partecipano, a pieno titolo, i docenti che hanno svolto i moduli di raccordo. Lo studente che, a conclusione del primo anno della scuola secondaria superiore, sia stato promosso e che richiede il passaggio ad altro indirizzo di studi è iscritto alla classe successiva previo un colloquio presso la scuola ricevente, diretto ad accertare gli eventuali debiti formativi da colmarsi mediante specifici interventi realizzabili all’inizio dell’anno scolastico successivo. Il colloquio sostituisce le prove integrative previste con le normative precedenti. Conclusioni e Prospettive Future L'istituzione dei corsi passerella rappresenta un importante strumento per supportare gli studenti nel loro percorso di studi, consentendo una maggiore flessibilità e personalizzazione dell'apprendimento. Tuttavia, una definizione più chiara delle procedure e una maggiore regolamentazione a livello ministeriale potrebbero ulteriormente migliorare l'efficacia di questi percorsi e assicurare che ogni studente possa beneficiare appieno delle opportunità offerte dal sistema educativo.

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28 Lug
2023
Scuola dell’infanzia bilingue: la guida per una scelta consapevole

Orientamento e Open Day

Scuola dell’infanzia bilingue: la guida per una scelta consapevole

La scelta della scuola dell’infanzia è un passo importante: influirà sulla vita di un bambino e della sua famiglia. Ecco perché (e come) sceglierne una bilingue Per i genitori che stanno pensando di iscrivere il proprio bambino o la propria bambina a una scuola dell’infanzia bilingue, diventa fondamentale conoscere gli aspetti chiave da considerare per prendere una decisione informata. Esistono infatti numerosi tipi di scuole bilingue, con differenze che non riguardano solo le fasce d’età o le lingue insegnate, ma soprattutto gli approcci pedagogici e linguistici. I vantaggi delle scuole bilingue Una scuola dell’infanzia bilingue offre ai bambini e alle bambine l’opportunità di acquisire conoscenze e competenze in due lingue fin dalla più tenera età. Un ambiente multilingue di questo tipo stimola lo sviluppo cognitivo, linguistico e interculturale, e i bimbi che frequentano una scuola bilingue hanno maggiori possibilità di diventare fluenti in entrambe le lingue e sviluppare una maggiore flessibilità cognitiva. Quali scuole bilingue esistono? In Italia da diversi anni sono presenti diverse scuole bilingue. Prima di tutto, si differenziano tra scuole internazionali, scuole bilingue e scuole italiane che inseriscono materie in lingua. Non essendoci però una normativa precisa, è difficile fare una distinzione netta. In generale, è possibile inquadrare la scuola bilingue come una scuola che segue il programma ministeriale italiano, implementando tuttavia la conversazione in un’altra lingua con lezioni e insegnanti madrelingua. Negli ultimi anni si è molto affermata, soprattutto nelle grandi città, per approfondire la lingua inglese.  Questo tipo di scuola privata può essere paritaria e non paritaria, e nel primo caso sarà riconosciuta come equivalente alla scuola pubblica. All’interno della scuola bilingue la lingua inglese (perché solitamente si tratta di questa lingua) è molto presente rispetto alle scuole pubbliche e viene studiata in maniera eccellente. I docenti devono essere obbligatoriamente madrelingua (native speaker) e l’intera lezione (quando previsto) deve svolgersi in lingua.  La scuola internazionale, invece, prevede che tutte le lezioni siano svolte in lingua, e non solo una parte. Cosa chiedere prima di decidere La prima cosa da chiedere quando ci si approccia all’iscrizione presso un nido bilingue sono le informazioni dettagliate sul monte ore di inglese. La scuola bilingue richiede maggior sforzo e concentrazione e la giornata scolastica (anche in caso di scuola dell’infanzia) può risultare più lunga. Anche i libri e i materiali sono quasi il doppio di quelli della scuola pubblica. Nel modello bilingue, le due lingue vengono infatti adoperate per tutte le materie e attività e il metodo didattico è completamente comunicativo e immersivo. I docenti non traducono da una lingua all’altra e parlano direttamente in lingua inglese. Per questo motivo, le scuole bilingue serie ospitano i bambini italiani solo quando sono molto piccoli (entrando alla scuola dell’infanzia, quindi) o quando sono già bilingue. Gli approcci pedagogici Quando si valuta una scuola dell'infanzia bilingue, è importante informarsi sugli approcci pedagogici utilizzati per l'apprendimento delle lingue straniere. Alcune scuole adottano un approccio «one person, one language», in cui gli insegnanti parlano una lingua specifica in modo coerente durante le lezioni. Questo metodo favorisce l’immersione completa nella lingua target. Altre scuole possono adottare un approccio misto, in cui entrambe le lingue sono utilizzate in modo equilibrato durante le attività quotidiane. Non va poi dimenticato di chiedere informazioni sulle strategie didattiche adottate: molto importante è l’apprendimento basato sul gioco, che accanto all’uso di canzoni e attività pratiche che coinvolgono entrambe le lingue diventa essenziale per padroneggiare una lingua e raggiungere livelli importanti con naturalezza e senza sforzo. Accanto a ciò, è bene valutare l’esperienza e la qualificazione degli insegnanti,che svolgono un ruolo fondamentale nell’offrire un ambiente stimolante per l’apprendimento. Il consiglio è quello di raccogliere tutte le informazioni necessarie per assicurarsi che gli insegnanti e le insegnanti siano madrelingua o abbiano una fluente competenza nella lingua straniera L’ambiente Durante la visita alla scuola dell’infanzia bilingue, è utile osservare attentamente l’ambiente di apprendimento creato per i bambini.  Le aule dovrebbero essere ben fornite di risorse multilingue, come libri, giochi e materiali didattici, che incoraggiano l’uso delle lingue straniere in modo interattivo. Il coinvolgimento dei genitori La valutazione della scuola dell’infanzia bilingue dovrebbe poi comprendere il grado di coinvolgimento delle mamme e dei papà. Le scuole bilingue dovrebbero sempre promuovere l'apprendimento delle lingue straniere coinvolgendo attivamente i genitori nel processo educativo. Il consiglio è quello di chiedere se vengano organizzati incontri e workshop o se vengano offerte risorse per sostenere i genitori che vogliano partecipare all’apprendimento linguistico dei loro figli. La collaborazione tra la scuola e le famiglie crea un ambiente coeso e favorisce un apprendimento continuo al di fuori dell’ambiente scolastico.

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18 Apr
2023
Gli Asili Nido in Famiglia: cosa sono?

Orientamento e Open Day

Gli Asili Nido in Famiglia: cosa sono?

Il nido in Famiglia è un servizio di assistenza all’infanzia rivolto ai bambini dai 3 mesi ai 3 anni; è regolamentato da una specifica normativa regionale e permette di richiedere e usufruire del Bonus Nido. Cosa differenzia i Nidi in Famiglia da quelli tradizionali? Ciò che differenza il Nido in Famiglia da un servizio tradizionale, è il contesto familiare e il numero di bambini frequentanti. Il piccolo gruppo di bambini, al massimo 5 (più 2 eventuali figli dell'educatrice in età 0-6 anni), è accolto nell’abitazione dell’educatrice o in un appartamento appositamente destinato a Nido in Famiglia. Che titolo di studio possiede l’educatrice di un Nido in Famiglia?  L’educatrice, autonoma o legata ad un ente, deve essere in possesso dei titoli di studio richiesti dalla legge (vedi Art.4 pag.5) come le educatrici che lavorano per tutti gli altri i servizi tradizionali, ovvero nidi e micro-nidi. I Nidi in Famiglia sono sottoposti a controlli o vigilanza?  Per avviare un Nido in Famiglia occorre presentare le pratiche di inizio attività tramite S.C.I.A. (Segnalazione certificata di inizio attività) al comune di appartenenza, compresa una perizia asseverata che certifichi l’idoneità dell’abitazione. I Nidi in Famiglia sono sottoposti periodicamente a controlli da parte di una Commissione di vigilanza (Asl, Uffici tecnici e educativi comunali); inoltre attraverso un servizio di collegamento (nido tradizionale) obbligatorio per legge, sono in costante formazione e supervisione e seguono corsi di aggiornamento durante l'arco dell’anno scolastico.  Attualmente esistono sul territorio due tipologie di Nido in Famiglia:  - quelli aperti prima del 2018, che accolgono un massimo di 4 bambini per 5 ore al giorno.  - quelli aperti dopo il 2018, che accolgono 5 bambini (esclusi fino a due figli dell’educatrice) per un massimo 9 ore giornaliere. Il Nido in Famiglia segue un proprio progetto pedagogico e un tema che vengono redatti ad ogni inizio di anno tenendo conto delle caratteristiche del gruppo di bambini accolti.  Perché un genitore dovrebbe preferire un Nido in Famiglia? L'ambiente familiare e il piccolo gruppo di bambini accolti, sono elementi che contraddistinguono il nido in famiglia e che consentono all’educatrice di offrire un ambiente caldo e accogliente ma allo stesso tempo sicuro e stimolante. Il contesto familiare infonde nei bambini sicurezza, punti di riferimento e continuità.   Il nido in famiglia favorisce la creazione di una rete tra l'educatrice e i genitori dei bimbi che frequentano il nido e stringere rapporti di sincera fiducia, cooperazione e costante confronto.  Rispetto a ciò che avviene in un nido tradizionale, per l'educatrice di un nido in famiglia è più semplice gestire l'ambientamento delle famiglie e dei bambini e andare incontro alle necessità dei singoli; gli inserimenti, per esempio, avvengono un solo bambino/famiglia alla volta, all'interno del gruppo preesistente. I piccoli numeri permettono di conoscere a fondo ogni bambino per poter meglio lavorare sui punti di forza e sulle eventuali criticità; ciò permette di attuare una programmazione dell'anno e un progetto educativo che vada incontro alle peculiarità del gruppo e dei singoli. Particolare attenzione è posta ai bisogni primari dei bambini: nutrimento, igiene, nanna e gioco. La frequenza in questa tipologia di asili nido offre un’esperienza di vita autentica in cui i bambini possano essere i protagonisti del proprio quotidiano.   Un particolare importante è che nel Nido in Famiglia è l'educatrice a pensare al menù in base alle necessità dei bambini accolti e i loro gusti. L'educatrice quotidianamente prepara i pasti, quando possibile coinvolgendo i bimbini, che verranno poi consumati tutti insieme. In alcune realtà per la scelta del menù l'educatrice si avvale del supporto di una nutrizionista. Quali e quanti sono i Nidi in famiglia nel comune di Torino? Attualmente i Nidi in Famigli attivi, nel Comune di Torino, sono 15 con una capacità ricettiva totale di 61 posti.  Se sei curioso di conoscere gli Asili in Famiglia del territorio di Torino usa il motore di ricerca di Che Scuola selezionando nella ricerca avanzata: Città Nidi Gestione "In famiglia" CHE SCUOLA?! Esplora, Confronta, Scegli

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21 Mar
2023
Asili Nido Torino

Orientamento e Open Day

Asili Nido Torino

I genitori di Torino con bambini di età tra i 3 mesi ed i 3 hanno ampia possibilità di scelta riguardo i servizi educativi del territorio.  Il motore di ricerca di Che Scuola dà la possibilità di filtrare e sceglier diversi tipi di gestione: asili pubblici, asili privati e altri tipi.  Per scegliere l’asilo più adatto alle esigenze familiari vediamo insieme quali sono le differenze sostanziali che le diverse gestioni comportano.  Asili Nido Comunali  Gli Asili Pubblici Comunali sono strutture pubbliche che il Comune di Torino gestisce proponendo tariffe che dipendono dalla fascia ISEE della famiglia. Riassumiamo alcuni dettagli per orientarvi. Costi: da 32 a 556 euro a seconda dell’ISEE e della frequenza giornaliera (part time o full time); Orario di apertura: gli orari sono 08:30 - 16:30 estendibili alla fascia 07:30 - 17:30 in caso di esigenze lavorative comprovate; Calendario: all’incirca seconda settimana di Settembre, fino a fine Giugno; Date Open Day: Generalmente a Marzo; Presentazione domanda di iscrizione: Le domande possono essere presentate dalle ore 8.00 del 8 Marzo alle ore 16.00 del 16 aprile 2023 e, per chi l’avesse presentata l’anno scorso per l’anno scolastico 2022/2023, dovrà essere ricompilata; Come presentare la domanda: Le domande di iscrizione si presentano tramite il portale Torinofacile; Graduatorie: Il punteggio è stabilito sulla base delle difficoltà organizzative familiari (dichiarate nella domanda di iscrizione). A fine maggio vengono pubblicate le graduatorie provvisorie, visionabili presso le diverse strutture e sul portale Torinofacile. Le domande pervenute oltre il termine vengono inserite in coda alle graduatorie; Come trovarli: 1 - vai sul motore di ricerca di Che Scuola, 2 - seleziona la voce NIDO, 3 - scrivi l'indirizzo, 4 - nella sezione di ricerca avanzata, alla voce GESTIONE, seleziona ''Pubblica Comunale''. Asili Nido Privati Convenzionati Gli Asili Nido Convenzionati sono servizi privati che hanno stabilito delle convenzioni con il Comune, cioè riservano una porzione di posti ai bambini/e provenienti da graduatorie comunali. I servizi convenzionati hanno un progetto pedagogico ed organizzativo che rispetta alcuni requisiti previsti anche per gli asili comunali. Costi: La tariffa mensile dipende dalla fascia ISEE e della frequenza giornaliera (part time o full time); Il costo è leggermente inferiore al costo previsto nei Nidi Comunali poiché vengono applicati rimborsi in caso di assenze o vacanze; Orario di apertura Calendario, e Date Open Day: dipendono dal nido; Presentazione domande di iscrizione: Le domande potranno essere presentate dalle ore 8.00 del 8 Marzo alle ore 16.00 del 16 aprile 2023 e, per chi l’avesse presentata l’anno scorso per l’anno scolastico 2022/2023, dovrà essere ricompilata; Come: Le domande di iscrizione si presentano tramite il portale Torinofacile; Graduatorie: Il punteggio è stabilito sulla base delle difficoltà organizzative familiari (indicate nella domanda di iscrizione). A fine maggio vengono pubblicate le graduatorie provvisorie, visionabili presso la struttura o dal portale Torinofacile. Le domande pervenute oltre il termine vengono inserite in coda alle graduatorie; Come trovarli: 1 - vai sul motore di ricerca di Che Scuola, 2 - seleziona la voce NIDO, 3 - scrivi l'indirizzo, 4 - nella sezione di ricerca avanzata, alla voce GESTIONE, seleziona ''Privato Convenzionato''. Privati Non Convenzionati  Sono servizi completamente privati, con un regolamento e un piano pedagogico interno. Costi: La retta è stabilita direttamente dal gestore e va dai 300 agli 800 euro circa mensili, a seconda del nido e della frequenza (part time o full time); Orario di apertura: Dipende dal nido ma generalmente sono molto flessibili e se adattano facilmente ai bisogni dei genitori; Calendario: Dipende dal nido (generalmente chiudono solo nel mese di Agosto); Date Open Day: Dipende dal nido ma nella maggior parte dei casi è sempre possibile organizzare colloqui con la Direzione o con gli educatori; Presentazione domande: Per accedere ad un asilo nido privato è sufficiente scegliere la struttura preferita e, in base alla disponibilità dei posti, accettare il regolamento interno e sottoscrivere il contratto di iscrizione; Come: Presso la segreteria dell’Istituto; Quando: Generalmente durante tutto l’anno, a seconda della disponibilità dei posti dell’asilo; Come trovarli: 1 - vai sul motore di ricerca di Che Scuola, 2 - seleziona la voce NIDO, 3 - scrivi l'indirizzo, 4 - nella sezione di ricerca avanzata alla voce GESTIONE seleziona ''Privato Non Convenzionato''. Asili Nido in famiglia  A Torino gli Asili nido in famiglia sono asili che vengono organizzati all’interno di una casa privata, generalmente dell’educatrice che assiste i bambini, e riservati ad un numero molto piccolo di bambini (massimo 7). Una persona in possesso del titolo di studio previsto per educatore/educatrice (Laurea in scienze dell'educazione oppure in scienze della formazione) può infatti ospitare, presso un’abitazione, bambini e bambini tra i 3 mesi ed i 3 anni. I requisiti necessari per gestire un nido in famiglia sono stabiliti da norme regionali che definiscono le caratteristiche della struttura ospite, gli orari di permanenza dei bambini e le regole per la somministrazione dei pasti. Il progetto pedagogico, invece, è totalmente a cura dell’educatore e viene condiviso dalle famiglie che scelgono il servizio educativo. L’orario di apertura è stabilito dal gestore, per un massimo di 9 ore giornaliere; Costi, calendari, modalità e tempi di iscrizione sono da richiedere direttamente all’educatore del Nido in Famiglia. Come trovarli: 1 - vai sul motore di ricerca di Che Scuola, 2 - seleziona la voce NIDO, 3 - scrivi l'indirizzo, 4 - nella sezione di ricerca avanzata alla voce GESTIONE seleziona ''Gestione Familiare''. Asili Nido in Educazione Parentale  Per Asili Nido in Educazione Parentale si intendono gli Asili Nido gestiti direttamente da associazioni o cooperative di genitori che condividono il pensiero pedagogico.  L’educazione dei bambini e delle bambine in istruzione parentale è affidata a persone con titoli di studio scelti sulla base del progetto educativo dell’Asilo Nido. Costi, Orario di apertura, Calendario, Date Open Day e Presentazione domande: dipendono dall'associazione o cooperativa che gestisce il nido.  Come trovarli: 1 - vai sul motore di ricerca di Che Scuola, 2 - seleziona la voce NIDO, 3 - scrivi l'indirizzo, 4 - nella sezione di ricerca avanzata alla voce GESTIONE seleziona ''Progetto Parentale'. Come usare il filtro di Ricerca Adesso che conosci le differenze principali tra i diversi tipi di gestione usa il filtro di ricerca avanzato di Che Scuola per scegliere il nido più adatto alle tue esigenze. Oltre al tipo di gestione potrai selezionare i nidi in base ad altre caratteristiche come: la presenza di mensa interna, la presenza di un giardino o il modello pedagogico Che Scuola?! Esplora, Confronta, Scegli!

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31 Gen
2023
Baby Parking Torino

Orientamento e Open Day

Baby Parking Torino

Cosa sono i Baby Parking? I Baby Parking, come gli Asili Nido, sono servizi di assistenza all'infanzia. Qual è la differenza tra Asili Nido e Baby Parking? Gli Asili Nido sono strutture educative che seguono un progetto pedagogico e sono regolamentati dalla legge sull'istruzione. Offrono attività didattiche e ludiche per bambini dai 3 mesi ai 3 anni.  In Italia gli asili nido sono gestiti sia dai comuni che da enti privati e il costo può essere a carico delle famiglie o del comune di residenza. A Torino gli Asili Nido sono gestiti e supervisionati dal comune di Torino. I Baby Parking sono servizi educativi di custodia oraria per bambini e bambine dai 13 mesi ai 6 anni, qualche Baby Parking è autorizzato, tuttavia, autorizzato ad accogliere una sezione lattanti cioè bambini di età inferiore a 13 mesi. L'organizzazione interna di un Baby parking si fonda su un progetto educativo che traccia le linee guida e di pensiero del servizio stesso. Essendo servizi educativi, i Baby Parking sono regolamentati da normative regionali specifiche. I Baby Parking si differenziano dagli Asili Nido per la flessibilità oraria, la possibilità di frequentare il servizio anche solo in alcuni giorni della settimana, e la possibilità di condividere momenti di vita, esperienze e routine in gruppo eterogeneo 0/6 anni. A Torino la permanenza dei bambini non può superare 5 ore consecutive ma è prevista la possibilità di un'interruzione di un'ora se la famiglia necessita la permanenza per più tempo nell'arco della giornata. Rispetto agli asili nido i baby parking non hanno servizio mensa e di norma potrebbero funzionare tutto l’anno senza la consueta pausa estiva. Solitamente sono strutture gestite da enti privati e il costo del servizio è a carico delle famiglie. Le caratteristiche dei locali, i requisiti del personale e le modalità di funzionamento sono stabiliti da norme regionali e comunali. Standard Minimi strutturali e organizzativi Linea Guida del Comune di Torino Che formazione ha il personale che accoglie i bambini del baby parking?  Essendo il Baby Parking un servizio educativo a tutti li effetti, anche il personale che opera al suo interno deve essere formato in ambito educativo e sociale. Sono validi i titoli di studio di Scuola Secondaria di Secondo grado in ambito Sociale, Umanistico ed Educativo conclusi entro maggio 2017, per coloro che hanno conseguito diploma dopo il 2017 occorre invece la Laurea in Scienze dell’Educazione o equipollenti. Profili professionali area professionale servizi di educazione e formazione Quanti sono i baby parking a Torino, come e quando ci si iscrive?  Torino ospita 18 Baby Parking: tutti, tranne uno comunale in Corso Bramante 75, sono a gestione privata. Città di Torino - Dipartimento Servizi Educativi (comune.torino.it) Le modalità di frequenza e le tariffe sono stabilite dai titolari del servizio: generalmente si paga a ore, sono previsti degli abbonamenti oppure dei pacchetti prepagati. Il costo di un baby parking generalmente è inferiore al costo orario di una babysitter. Nonostante il nome lasci pensare ad un luogo poco dinamico e attento ai bisogni del bambino, il baby parking è un servizio educativo a tutti gli effetti, i bambini non sono abbandonati a se stessi ma sono accuditi e coinvolti in attività strutturate di socializzazione, ludiche e creative. Essendo un servizio privato è possibile effettuare l’iscrizione in qualsiasi momento dell’anno, sempre che il numero massimo di iscrizioni e frequenze non sia stato raggiunto.

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3 Nov
2022
Open Day Torino

Orientamento e Open Day

Open Day Torino

Open Day Torino: “Comunicare bene per Educare meglio” Progetto attivo: dal 1 Novembre - 1 Giugno 2023 Il progetto Il progetto promosso dall'associazione Lemon Tree prevede la pubblicazione sul portale delle date di Open Day di tutti i servizi educativi della città di Torino. Il progetto sostiene in tal modo l’alleanza educativa tra genitori, scuole e servizi educativi favorendo la buona comunicazione online da parte dei servizi educativi. Il primo incontro che le famiglie fanno con i servizi educativi spesso avviene attraverso le informazioni sul web e l’alleanza educativa può essere agevolata grazie a un ponte di comunicazione virtuale snello, trasparente ed efficace. Descrizione dell’iniziativa - Contatto telefonico diretto con i Servizi Educativi del territorio di Torino per far conoscere l'utilità della piattaforma www.chescuola.net - Richiesta ai servizi educativi di diventare Partner del progetto e guidarli alla registrazione gratuita affinché gli stessi autonomamente gestiscano le informazioni relative alle proprie attività e utili a orientare il genitore tra cui inserire la data dell' Open day - Produzione del video di presentazione e comunicazione ai genitori della presenza sulla piattaforma www.chescuola.net della pagina dedicata agli Open Day. Beneficiari - Genitori con figli in età prescolare e scolare - Servizi educativi (nidi, scuole, e baby-parking )  Obiettivi previsti e risultati attesi  Per i genitori - Essere agevolati nella fase di ricerca delle date di Open Day - Permettere ai genitori di organizzare al meglio la propria agenda e vedere più Open Day al fine di fare la scelta migliore per la propria famiglia - Conoscere l'offerta formativa del territorio e il grande valore dentro le nostre scuole Per le scuole e i servizi educativi - Rendere efficace la comunicazione di informazioni per l'orientamento dei genitori - Agevolare la partecipazione agli Open Day - Incontrare le famiglie Programmazione e tempistiche L’attività si svolge da novembre 2022 a maggio 2023. Partner Il progetto può raggiungere risultati più rilevanti grazie alla collaborazione di Partner Istituzioni. Come possono le istituzioni collaborare attivamente nella crescita di questo progetto? 1. Offrendo il patrocinio  2. Agevolando la comunicazione del progetto alle testate giornalistiche di riferimento 3. Offrendo disponibilità di spazi per eventi di formazione e tavoli di lavoro 

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29 Ott
2022
WEBINAR: In dialogo sul Consiglio Orientativo, Nuove prospettive tra consapevolezza di sé e lavoro in rete

Orientamento e Open Day

WEBINAR: In dialogo sul Consiglio Orientativo, Nuove prospettive tra consapevolezza di sé e lavoro in rete

IN DIALOGO SUL CONSIGLIO ORIENTATIVO Nuove prospettive tra consapevolezza di sé e lavoro in rete   Nell’ambito del Sistema Regionale di Orientamento, è stato organizzato un webinar dedicato al tema del consiglio orientativo e aperto a tutti coloro che, con diversi ruoli e prospettive, si occupano di orientamento. L’incontro intende configurarsi come momento di confronto, finalizzato a ipotizzare nuovi scenari metodologici e operativi coerenti con una nuova visione dell’orientamento, inteso come processo a forte valenza educativa. L’incontro, inoltre, intende promuovere una riflessione sul consiglio orientativo, affinché lo stesso si configuri come uno strumento di orientamento, adatto alle necessità delle ragazze e dei ragazzi e alle caratteriste del contesto nel quale sono inseriti. La riflessione mira a valorizzare il lavoro che si sta portando avanti a livello regionale in materia di orientamento, per la valorizzazione delle esperienze vincenti e, contestualmente, l’individuazione e sperimentazione di interventi innovativi. È convinzione condivisa quanto sia importante delineare approcci teorico-metodologici e buone pratiche che facilitino un processo di scelta più consapevole, anche grazie all’acquisizione di competenze orientative per una gestione sempre più autonoma del proprio percorso formativo e professionale. È altresì condivisa la fiducia nel lavoro di rete e nella collaborazione tra le figure educative di riferimento per i ragazzi, come elemento indispensabile per facilitare scelte scolastiche e formative vincenti. Il gruppo di relatori, grazie alla sua eterogeneità, garantirà la presentazione di alcune riflessioni relative sia a studi accademici che a esperienze e valutazioni maturate direttamente in ambito scolastico. Di seguito presentazione dei relatori e dei loro interventi. Il Programma Introduzione Raffaella Nervi, referente Orientamento Regione Piemonte Dal consiglio alla competenza Diego Boerchi, professore di Psicologia dell’orientamento presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, referente  tecnico scientifico per la costruzione del Sistema Orientamento Piemonte Una proposta per la costruzione del consiglio orientativo Maria Maddalena Coccalotto, docente presso la Scuola Secondaria di I grado «Cordero» di Mondovì (Cn), referente  orientamento nell’Istituto e sul territorio del Monregalese Cebano (Cn) L’ingresso nella scuola superiore e il consiglio orientativo Aurora Giardino, docente presso la Scuola Secondaria di II grado «Cattaneo» di Torino e funzione strumentale per  l’orientamento nell’Istituto L’orientamento come processo educativo Daniele Ciavarella, educatore Cooperativa ET per il Progetto «Provaci ancora, Sam! Tutela integrata» e referente di  modulo La famiglia e il consiglio orientativo Paola Ricchiardi, professoressa associata di Pedagogia Sperimentale presso l’Università degli Studi di Torino Quando Martedì 8 novembre 2022 Dalle 14.30 alle 17.00 Come partecipare Per partecipare è sufficiente collegarsi al link Verrà rilasciato un attestato di partecipazione al termine del webinar Per informazioni Scrivere a orientamento@regione.piemonte.it

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22 Ott
2022
Open Day alla scuola dell'infanzia: una guida per i genitori

Orientamento e Open Day

Open Day alla scuola dell'infanzia: una guida per i genitori

Open day nelle scuole dell’infanzia I giorni di open day nelle scuole dell'infanzia sono di grande interesse per tante famiglie. Queste giornate sono un'occasione per capire cosa differenzia una scuola dell’infanzia da un’altra. Gli open day nelle scuole dell'infanzia permettono di conoscere i coordinatori e gli educatori di un plesso e, generalmente, prevedono un tour che consente di osservare come sono organizzati gli spazi: aule, bagni, mense, cortili e palestre. La scuola in questa occasione cerca descriversi al meglio dedicando alle famiglie circa 2 - 3 ore. Vista l’importanza che rivestono questi momenti vi presentiamo alcune possibili domande da porre agli educatori per poterli sfruttare al meglio. Tra le domande che suggeriamo è bene che i genitori scelgano quelle che sentono come più importanti sulla base del proprio sentire. Domande sulla linea pedagogica della scuola d'infanzia • Il progetto educativo descrive della scuola dell'infanzia descrive il pensiero pedagogico della scuola e la giornata tipo, riassumendo le attività svolte e gli obiettivi di ciascuna di esse. E’ possibile avere una copia il progetto educativo in modo da poterlo leggere in famiglia? • Che linea adottate se un bimbo picchia o morde un altro bambino? • Che linea adottate se il bambino non ascolta o non rispetta le regole? • Quali sono le regole trasmesse al bambino?  • Quanto tempo è dedicato alle attività programmate/strutturate e quanto al gioco libero?  • E’ prevista attività motoria e per quante ore settimanali?   • I bambini hanno uno spazio esterno e quanto viene utilizzato mediamente? Dipende dall'insegnante o c'è una linea generale della scuola sull'uso di questi spazi? E' prassi farli uscire anche se piove o fa freddo? • Che tipi di attività vengono svolte? (manuali, musicali, linguistiche, motorie), da chi vengono svolte (personale interno o esterno, le cambiate ogni anno?) sono all’interno della scuola o esterne? Sono attività extra a pagamento? È possibile non partecipare alle attività proposte? • Durante l’anno i genitori vengono coinvolti nella scelta delle attività? • Come sono suddivisi i gruppi di bambini in età? Le classi sono omogenee o eterogenee? (Se eterogenee: ci sono dei momenti in cui bambini di età diversa sono insieme e come interagiscono?) • Capita che i bimbi guardino la tv? Con che frequenza settimanale/mensile? • Che strategia o che regole adottate per la somministrazione del cibo e dei liquidi? Se il bambino si rifiuta di mangiare qualcosa come intervengono gli educatori ? E se non mangia la merenda? Vi è una metodica comune che riguarda la scuola o è gestita dalla maestra? Il genitore ha la possibilità di decidere se e quanto l’insegnante può insistere se il bambino non vuol mangiare? Per la merenda la strategia è a stessa? Domande sulla routine nella scuola dell'infanzia • A che ora i bimbi mangiano e fanno la nanna? Conoscere questi tempi è importante perchè permette alla famiglia di iniziare a sincronizzare le abitudine del bambino a quelle della scuola e rendere il passaggio più naturale. • Gestione della nanna: i bambini vengono svegliati dopo un tempo ben stabilito? Quanto dura la nanna ? Fino a che età scegliete di fare dormire il bambino? Se un bambino non vuol dormire come occupa il tempo durante la nanna degli altri bambini? Viene data o meno al bambino libertà di scelta riguardo il proprio riposo? • Proponete gite esterne durante l'anno? Dove vengono portati e da chi sono accompagnati? • Se il bambino fa la pipì addosso chi lo accudisce? Fino a che età vengono accompagnati in bagno? • Come avviene l'inserimento? Tempi e modalità dipendono dal bambino o sono generali? Questa domanda è molto importante perché un inserimento lento generalmente rispecchia i tempi del bambino, soprattutto se non ha frequentato il nido e la scuola dell’infanzia risulta la prima esperienza in collettività. Avere chiari questi tempi permette ai genitori di organizzare i permessi necessari a lavoro. In alcune scuole, soprattutto quelle pubbliche, il bambino potrebbe cominciare il tempo pieno anche dopo tre settimane dall'inizio dell'inserimento. Inoltre, non tutti i bambini cominciano l’inserimento con l'inizio della scuola ma vengono suddivisi in gruppi. Il risultato è che la scuola potrebbe cominciare il 10 settembre e il vostro bambino frequenterà la scuola a tempo pieno solo verso il 15 ottobre.  Domande sull'organizzazione interna alla scuola dell'infanzia • La mensa è all’ interno della scuola o viene fornita da un’azienda esterna? Il cibo è biologico? E’ possibile avere una dieta personalizzata in caso di allergia? • Che tipo di merenda viene somministrata? Cracker e biscotti per gli spuntini? Oppure frutta/semi?  • I bambini bevono durante la giornata? Cosa e quando? • Il bambino ha un suo spazio/armadietto? Quale è il materiale che sarà necessario durante l'anno? Questo aspetto non è indifferente, spesso un po' stressante reperire tutto il necessario pochi giorni prima dell’inizio della scuola, pensarci per tempo vi aiuterà. • Il bimbo può portare degli oggetti cari da tenere con sé durante la giornata ? • Durante l’anno sarà necessario portare del materiale extra per le attività da svolgere? • Gli orari di ingresso/uscita quanto sono vincolanti?  Cercate di valutare da subito l'elasticità sugli orari. Se in famiglia ci sono più bambini che frequentano spazi diversi, questo aspetto avrà spesso un grande impatto nell’organizzazione familiare, se entrambi i genitori lavorano e i tempi sono stretti. Se avete i secondi contati meglio optare per una scuola con orari elastici o un intervallo di tempo di almeno 20 minuti per il ritiro. • Durante l’anno è possibile cambiare il tempo scuola? Da part-time a full-time e viceversa? • Sono presenti telecamere nella scuola e come sono gestite? • E’ possibile conoscere il calendario delle vacanze? Cominciare a capire da subito come organizzare i bambini durante le vacanze è importante per organizzare ferie ed eventualmente la gestione con il supporto familiare o una babysitter. • Vengono organizzate riunioni collettive con gli educatori o colloqui personali? • Si può lasciare il passeggino in struttura? Le bici e i monopattini dei bimbi? • Se si arrivasse in anticipo a scuola c'è una pensilina o luogo coperto dove possono sostare i bambini in caso di forte pioggia? • C'è possibilità di parcheggiare facilmente? • Quante classi sono garantite con personale di ruolo? C'è la possibilità che i bambini cambino insegnante durante l'anno? Quanti sono gli insegnanti per classe? Considerazioni finali sulla scelta della scuola dell'infanzia Le impressioni che avrai e le sensazioni che sentirai entrando a scuola non saranno meno importanti delle risposte che avrai sentito dagli educatori. Ricorda che non esiste il meglio in assoluto e la scuola adatta per una famiglia potrebbe non esserlo per un'altra. Osserva cosa ti colpisce dell'ambiente scolastico: porta l'attenzione agli odori e ai suoni. Arrivano rumori dall'esterno? Senti senso di quiete? L'ambiente è luminoso? I colori alle pareti ti fanno stare bene? Le percezioni dei bambini sono ampliate rispetto alle nostre e dalla lettura delle tue sensazioni potrai cominciare ad affinare quella capacità percettiva utile per scegliere il luogo più adatto a tuo figlio.     Altri possibili domande potrebbero venirvi in mente leggendo documenti pedagogici di orientamento progettuale delle Scuole dell' infanzia della città di Torino. Per facilitare l'incontro tra famiglie e le scuole dell'infanzia gli strumenti di Che Scuola sono: - Le video interviste ''Open Day Digitali'' al personale dei servizi per l'infanzia. - L'elenco degli Open Day in programma nella scuole.    La pagina sarà aggiornata nel tempo in base alle segnalazioni delle scuole dell'infanzia che ci contatteranno, quindi tenetela da parte e controllate costantemente se ci sono novità di vostro interesse. Antonella Giostra  

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21 Ott
2022
Open Day all'asilo nido: una guida per i genitori

Orientamento e Open Day

Open Day all'asilo nido: una guida per i genitori

Open day al nido I giorni di open day al nido sono per alcuni genitori l'unica occasione per entrare in un asilo, per parlare con i direttori, conoscere gli educatori e osservare gli spazi. Sono soprattutto le scuole pubbliche che, per difficoltà organizzative, spesso non permettono ai genitori sopralluoghi o interviste lasciando all'appuntamento collettivo dell'open-day l'occasione imperdibile per poter capire l’essenza del servizio educativo. Il nido in questa occasione cerca di descriversi al meglio in circa 2/3 ore. Vogliamo aiutare con questo articolo i genitori, i cui bambini per la prima volta entrano al nido, elencando alcune possibili domande da porre agli educatori. Tante sono le differenze tra un servizio educativo e un altro: sia a livello pratico/organizzativo che di metodo educativo. Le risposte alle seguenti domande potrebbero, pertanto, fare la differenza al momento della scelta e, porre agli educatori quelle che sentite come le più importanti per voi, vi permetterà di sfruttare al meglio l'open day.  L'obiettivo della guida è anche una quello di favorire la trasparenza e una buona comunicazione e l'alleanza educativa. Chiedete se prima dell’inserimento ci sarà una riunione per i genitori iscritti e, in tal caso, alcune domande potranno essere posticipate all'inizio del percorso educativo. Passiamo alle domande! . Domande sulla linea pedagogica dell'asilo nido • Come sono suddivisi i gruppi di bambini in età? Le classi sono omogenee o eterogenee? (Se eterogenee: ci sono dei momenti in cui bambini di età diversa sono insieme e come interagiscono?) • Che linea adottate se un bimbo picchia o morde un altro bambino? • Che linea adottate se il bambino non ascolta o non rispetta le regole? • E’ possibile avere il progetto educativo degli anni precedenti da poter leggere in famiglia? (Il progetto educativo descrive la giornata tipo del nido, riassumendo le attività svolte e gli obiettivi di ciascuna di esse)  • Quanto tempo è dedicato alle attività programmate/strutturate e quanto al gioco libero?  • Durante l’anno i genitori vengono coinvolti nella scelta delle attività? • Che tipi di attività vengono svolte? (manuali, musicali, linguistiche), da chi vengono svolte (personale interno o esterno, le cambiate ogni anno?)  • Dove vengono svolte le attività? all’ interno della scuola o sono esterne? Sono attività extra a pagamento? È possibile non partecipare ad alcune attività? • Gestione della nanna: i bambini vengono svegliati dopo un tempo ben stabilito o si tende a lasciare scegliere al bambino? Il genitore può scegliere se farlo dormire oltre il tempo o svegliarlo prima? • Proponete gite esterne durante l'anno? Dove vengono portati e da chi sono accompagnati? • Come organizzate lo spannolinamento? • Capita che i bimbi guardino la tv? Con che frequenza settimanale/mensile? Domande sull'organizzazione interna all'asilo nido • La mensa è all’ interno della struttura o viene fornita da un’azienda esterna? Il cibo è biologico? E’ possibile avere una dieta personalizzata in caso di allergia? • Che tipo di merenda viene somministrata? Cracker e biscotti per gli spuntini? Oppure frutta, semi etc... ? • Ci sono riti particolari per il pranzo o la merenda? • I bambini bevono durante la giornata? Cosa e quando? • C'è la possibilità di portare il latte materno? • Che strategia viene usata per la somministrazione del cibo e delle bevande? Se il bambino si rifiuta di mangiare cosa succede? • Quali sono i tempi delle pappe e delle nanne? (se porterete i bambini tra qualche tempo cominciate da subito a sincronizzarvi con le tempistiche del nido perchè queste siano in seguito più naturali per lui o lei) • Il bambino ha un suo spazio/armadietto? Quale è il materiale da portare? (questo aspetto non è indifferente, spesso un po' stressante reperire tutto il necessario pochi giorni prima dell’inizio della scuola, pensarci per tempo vi aiuterà) • Il bimbo può portare un suo orsacchiotto o oggetto personale? • Durante l’anno sarà necessario portare del materiale extra per le attività da svolgere? • Nella retta sono compresi i pannolini e il riscaldamento? • Gli orari di ingresso/uscita quanto sono vincolanti? (Cerca di valutare da subito l'elasticità sugli orari soprattutto se avete più bambini da gestire, questo aspetto avrà spesso un grande impatto nell’ organizzazione quotidiana se entrambi i genitori lavorano e i tempi sono stretti. Se avete i secondi contati meglio optare per un nido con orari elastici o comunque con un intervallo di tempo di almeno 20 minuti per il ritiro del bambino).  • Durante l’anno è possibile cambiare il tempo scuola? Da part-time a full-time e viceversa? • Sono presenti telecamere per la sicurezza dei bambini? Come sono gestite? • E’ possibile conoscere il calendario delle vacanze? (Cominciare a capire da subito come organizzare il bambino durante le vacanze è importante per essere preparati alla sua gestione con un opportuno supporto familiare o una babysitter a tempo pieno ) • Per i genitori vengono organizzate riunioni collettive o colloqui personali? • Si può lasciare il passeggino in struttura? Le bici e i monopattini dei bimbi? • Come avviene l'inserimento? Tempi e modalità dipendono dal bambino o sono generali? (questa domanda è molto importante perché in alcuni nidi, soprattutto in quelli pubblici, il bambino potrebbe cominciare il tempo pieno anche dopo tre settimane dall'inizio dell'inserimento (un'ora con la mamma primi giorni, poi due ore con la mamma, per seguire un'ora senza mamma etc... ). Inoltre, non tutti i bambini cominciano l’inserimento con l'inizio della scuola ma vengono suddivisi in gruppi. Il risultato è che la scuola potrebbe cominciare il 10 settembre e il vostro bambino frequenterà il nido a tempo pieno solo verso il 15 ottobre) Altri possibili domande Altre domande importanti per voi potrebbero venirvi in mente leggendo Il Progetto Pedagogico dei Nidi di Infanzia del Comune di Torino o di altri asili. Per facilitare l'incontro tra famiglie e asili nido è stata dedicata una pagina del sito ai prossimi Open Day:  la pagina verrà aggiornata nel tempo in base alle segnalazioni degli stessi nidi di infanzia, quindi tenetela da parte e controllate costantemente se ci sono novità di vostro interesse.   Antonella Giostra

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6 Giu
2022
Modulistica e scadenze per chi sceglie l’educazione parentale

Orientamento e Open Day

Modulistica e scadenze per chi sceglie l’educazione parentale

Modulistica e scadenze per chi sceglie l’educazione parentale Di seguito sono elencate le scadenze per la compilazione e la consegna dei moduli necessari a chi intende seguire un percorso di istruzione familiare. 28 gennaio  Il primo anno di educazione parentale, (per chi si ritira dalla frequenza la prima volta tale la scadenza è il entro il 15 marzo)  Dichiarazione di istruzione parentale Autocertificazione delle capacità tecniche o economiche Modulo del ritiro Alla scuola di appartenenza Solo modulo 1 da presentare anche al sindaco Gennaio- febbraio  Prendere accordi con una scuola ‘’statale o paritaria’’ per la verifica del dovere di istruzione 20 marzo 4 – Richiesta di iscrizione all’esame di stato – terza media Alla scuola ove si effettuerà la verifica 30 aprile 5- richiesta di iscrizione all’esame di idoneità Alla scuola ove si effettuerà la verifica Giugno  Verifica presso la scuola scelta Prima possibile  Risultato dell’esame di idoneità da spedire alla scuola di appartenenza I moduli sotto riportati sono quelli redatti dall’ associazione di istruzione familiare a cui consigliamo di riferirvi per ulteriori informazioni e chiarimenti. Dichiarazione-Istruzione-Parentale Autocertificazione-capacita-tecniche-o-economiche Ritiro-da-scuola Richiesta-di-esame-di-idoneita-ai-sensi-del-D.M.-5-del-2021 Per avere maggiori informazioni sulla parte burocratica si consiglia il sito dell'Associazione Istruzione Familiare Antonella Giostra

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