7 Dicembre 2024
-
Il tempo rallenta accanto a un bambino. Se ci si sofferma a osservarlo compiere i suoi gesti semplici attraverso cui indaga il mondo, si ha quasi la percezione che il tempo si fermi.
È una sensazione a volte disorientante per noi adulti, abituati alla velocità e alla frenesia. Chi riesce a sopportare quel ritmo “nuovo” scopre un modo d’essere che possiede una grande ricchezza nascosta. Si tratta di un concetto ampiamente riconosciuto, che trova sintesi nell’aforisma di Rousseau “Perdere tempo è guadagnare tempo”.
A volte dimentichiamo che quel ritmo, per il bambino, è connaturato, ed è necessario per scoprire l’ambiente esterno nel migliore dei modi. Ne parla il Pedagogista Gianfranco Zavalloni nel suo La Pedagogia della Lumaca.
Ed è anche la filosofia che ispira le scelte educative dell’Asilo Morelli nella collina di Torino.
Forse, più che di “perdere tempo”, si potrebbe parlare di “trovare tempo” per giocare, camminare, scoprire l’ambiente, in una dimensione di lentezza che permette di assaporare e assimilare le cose in modo spontaneo, sulla stessa lunghezza d’onda del ritmo fisiologico del bambino.
Riteniamo infatti che per far crescere un bambino in modo armonico sia necessario dedicare tempo ad ascoltare e a parlare, tutti insieme e nel rispetto di tutti. L’ascolto è la base per costruire relazioni sane in cui l’empatia è la premessa necessaria per stare insieme.
Questo tempo ritrovato è anche il presupposto per scoprire il bello nelle piccole cose, e per stupirci ogni giorno anche di quelle più scontate; per esplorare il territorio, che nel nostro caso è ricco di natura e ci riporta a un ritmo lento fatto di cicli, di attesa e quindi di desideri, e ci insegna il “prenderci cura”.
Per questo motivo, oltre alle settimanali uscite in natura nel nostro Asilo coltiviamo un orto iniziando dai semi, piantati in inverno nei portauova, che vediamo crescere fino a trapiantarli in primavera in terra nel nostro piccolo orto seguendone la crescita fino all’estate; al nostro rientro a Settembre potremo infine gustarne i frutti.
L’orto didattico diventa così esempio e ispirazione nella nostra quotidianità. Per analogia e con l’esempio i bambini vengono portati anche a prendersi cura dei propri compagni, imparando a rispettarne i ritmi, le emozioni, le unicità; a prendersi cura degli spazi della scuola e dei materiali didattici.
Le attività vengono svolte assecondando i tempi del bambino, pensate e programmate affinché ognuno possa trovare modo di esprimere la propria creatività.
Spesso iniziano passeggiando nel bosco, al parco Europa, nel borgo di Cavoretto, dove l’importante non è il “dove” ma il “come”: con i cinque sensi, attraverso il corpo e il movimento.
Uscendo si scoprono cose nuove, si hanno occasioni di incontro con elementi che possono diventare opportunità di osservazione, esplorazione, immaginazione. Lo spazio esterno è poi in stretta continuità con quello interno: entrambi gli ambienti hanno la stessa importanza, si completano con coerenza e sono l’uno al servizio dell’altro.
I materiali raccolti fuori vengono portati nell’Asilo, organizzati in modo che i bambini possano riconoscerli e usarli a loro piacimento, e grazie all’impiego di strumenti come lenti di ingrandimento e lavagna luminosa possono anche osservali in modo diverso. Un percorso che fa nascere domande, curiosità, idee. Da queste idee si generano gli spunti per le attività svolte dai bambini, che hanno modo di sviluppare la propria personale creatività.
Tutto questo richiede tempo! Un tempo al servizio della crescita dei bambini che invece oggi vengono sempre di più inglobati nei ritmi frenetici della vita adulta. L'Asilo Morelli vuole essere una piccola isola felice che li mette al centro, a partire dal loro ritmo.
Approfondimenti bibliografici sulla Pedagogia della Lentezza
Per approfondire i temi trattati in questo articolo e scoprire ulteriori evidenze scientifiche a sostegno dell'importanza di un'educazione lenta e rispettosa dei ritmi del bambino, vi suggeriamo la consultazione delle seguenti risorse:
Malaguzzi, L. I cento Linguaggi dei bambini Un classico della pedagogia dell'infanzia, che offre una visione approfondita del pensiero di Malaguzzi e del modello educativo delle scuole Reggio Emilia.
Louv, R. (2005). L'ultimo bambino dei boschi Un'opera fondamentale che sottolinea l'importanza del contatto con la natura per lo sviluppo del bambino.
L'Asilo Morelli è un luogo unico e speciale, dove il tempo sembra scorrere in modo diverso e il benessere dei bambini rappresenta il cuore del progetto educativo.
Il benessere dei piccoli si arricchisce con scelte innovative e ambiziose, come l'introduzione dell'uso dei mezzi pubblici per le frequenti gite fuori porta, che diventano occasioni preziose di scoperta e apprendimento.
Grazie al servizio navetta quotidiano che collega Piazza Carducci a Cavoretto, i bambini vivono un'esperienza quotidiana che stimola la loro curiosità e autonomia, offrendo in ogni momento un'opportunità per esplorare e conoscere il mondo.
Sabato 11 gennaio 2025 10:30 - 12:30
Open Day e laboratorio per i bambini ''I colori dell'inverno''
Giovedì 23 gennaio 2025 16:30
Open Day e Merenda coi bambini
Per organizzare al meglio gli eventi è gradita la registrazione all' Open Day attraverso il modulo allegato.
Per altre informazioni l'asilo attraverso:
Condividi questo articolo