27 Febbraio 2024
La scelta dell'indirizzo di studio rappresenta un momento cruciale nella vita di uno studente, tuttavia, non sempre questa scelta si rivela corretta.
Ecco alcune statistiche del MIUR!
Circa il 3% degli studenti cambia indirizzo di studi tra il primo e il secondo anno delle scuole superiori.
La percentuale di bocciature nel 2023 al primo anno di scuola superiore è stata pari all’8,5%.
Nel 2022 l’11,5% degli studenti ha abbandonato la scuola superiore prima di ottenere il diploma.
Il MIUR e le Istituzioni scolastiche negli ultimi anni hanno attivato diverse iniziative e norme legislative atte a contrastare la piaga della dispersione scolastica.
Una delle iniziative su cui tanto si punta è l'attivazione dei Corsi Passerella.
I Gli studenti che desiderano cambiare indirizzo di studi all'interno della scuola secondaria superiore possono avvalersi dei "corsi passerella", previsti dal DM 323/99. Questi corsi mirano a facilitare il passaggio da un indirizzo all'altro attraverso un programma di azioni didattiche integrative a misura di studente.
Queste azioni, sono realizzate principalmente nel primo o nel secondo anno di studio, e culminano con l'emissione di una certificazione che attesta l'acquisizione delle competenze necessarie per il passaggio.
I corsi passerella devono essere progettati dagli insegnanti dell'indirizzo di destinazione e si svolgono generalmente in orario pomeridiano o extracurriculare. La normativa, introdotta con il Decreto Ministeriale 323/99 e successivamente influenzata dal principio di "flessibilità" introdotto dal DM 139 del 2007, è il punto di riferimento fondamentale per l'attuazione di queste attività didattiche integrative.
Il DM 323/99 stabilisce le modalità per l'effettivo passaggio tra i percorsi di istruzione, prevedendo interventi didattici e attività integrative. Questo percorso può iniziare già durante il primo anno di studio e si basa su una specifica progettazione che include la realizzazione di moduli formativi e la certificazione delle competenze acquisite.
Le Ordinanze Ministeriali 87/04 e 90/01 hanno introdotto modifiche relative alle norme di accesso alle classi della scuola secondaria superiore, sottolineando l'importanza della flessibilità dei percorsi scolastici. Questa flessibilità è ulteriormente sostenuta dalle "Linee guida per l’innalzamento dell’obbligo di istruzione", che promuovono i passaggi tra diversi percorsi di studio..
Per cambiare scuola secondaria di secondo grado (scuola superiore) la prassi da seguire è sostanzialmente la seguente:
Corsi Passerella, come funzionano?
Questi corsi sono moduli di raccordo co-progettati sulle discipline non previste nell’indirizzo di provenienza, al fine di consentire un efficace inserimento nel percorso formativo di destinazione. Il consiglio di classe dello studente che chiede il passaggio individua:
Lo studente che, a conclusione del primo anno della scuola secondaria superiore, sia stato promosso e che richiede il passaggio ad altro indirizzo di studi è iscritto alla classe successiva previo un colloquio presso la scuola ricevente, diretto ad accertare gli eventuali debiti formativi da colmarsi mediante specifici interventi realizzabili all’inizio dell’anno scolastico successivo. Il colloquio sostituisce le prove integrative previste con le normative precedenti.
L'istituzione dei corsi passerella rappresenta un importante strumento per supportare gli studenti nel loro percorso di studi, consentendo una maggiore flessibilità e personalizzazione dell'apprendimento. Tuttavia, una definizione più chiara delle procedure e una maggiore regolamentazione a livello ministeriale potrebbero ulteriormente migliorare l'efficacia di questi percorsi e assicurare che ogni studente possa beneficiare appieno delle opportunità offerte dal sistema educativo.
Condividi questo articolo