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17 Ago
2023
 Coltivare la Conoscenza: come e perchè portare la Permacultura nella Scuola

Generiche Per tutte le età

Coltivare la Conoscenza: come e perchè portare la Permacultura nella Scuola

Nel mondo in continua evoluzione in cui viviamo, educare le nuove generazioni su pratiche sostenibili e consapevoli è diventato più cruciale che mai. La Permacultura si erge come un faro di speranza in questo contesto, offrendo un approccio olistico all'agricoltura e alla progettazione degli spazi che promuove l'armonia tra l'uomo e la natura. Integrare la permacultura all'interno delle aule scolastiche non solo apre le porte a un apprendimento pratico ed esperienziale, ma getta anche le basi per una mentalità ecologicamente responsabile nelle future generazioni. In questo articolo, esploreremo il potenziale trasformativo della permacultura nel contesto educativo, analizzando i suoi benefici e fornendo spunti su come le scuole possano abbracciare questa filosofia per coltivare sia il terreno che la mente dei propri studenti. Esploreremo questo percorso attraverso l'intervista che ci ha rilasciato l'Educatrice Annalisa Rolfo, esperta in Permaculura e Orto Sinergico e che ha organizzato un corso dedicato proprio a questo argomento: "la Permacultura applicata alla scuola" Il tuo corso a quali insegnanti è rivolto? Che livello di istruzione? Le etiche della Permacultura che conosceremo durante il percorso sono declinabili in diverse materie scolastiche ed educative. Quello che propongo è percorso e non una ricetta, ciascuno è responsabile del del suo passo ...io posso indicare strade, vie e alternative , i paesaggi saranno poi ciò che ispirerà un metodo personalizzato. Per le ragioni sopra esposte il percorso non è riferito a insegnanti di un livello di istruzione specifico e può essere utile a chiunque. Alcuni insegnanti svolgono già attività come gli orti in classe. Cosa impareranno gli insegnanti in più rispetto a quello che comunemente viene svolto? L'orto in classe è una cosa interessante, ma è solo uno strumento, la Permacultura non è formazione per fare un orto, la Permacultura è uno stile di vita, un approccio alla vita, un modo di stare ...è un percorso personale profondo e si parte da un lavoro sul sé. Utilizzeremo tecniche svariate come il teatro di comunità, tecniche conduzione di gruppi a livello emotivo ed elementi di psicomotricità. Quando e in che modalità si svolgerà questo percorso? Il percorso si svolgerà nelle giornate 21-27-28 agosto e 10 settembre, in modalità Zoom in diretta, ci saranno anche parti interattive. Le lezioni verranno registrate e le persone riceveranno le registrazioni e tutto il materiale in formato digitale Ogni serata avrà come focus le etiche della permacultura che sono tre, la terza etica è stata suddivisa in due parti, per cui il percorso si concentrerà su: cura della terra, cura delle persone, condivisione dell'abbondanza la cura del futuro. Ogni etica verrà letta e argomentata con gli occhi della permacultura e saranno proposte delle azioni declinate in attività precise. Impareremo ad applicare in ogni materia e laboratori le etiche e i principi della Permacultura, migliorando l'ascolto emotivo dell'educatore e dei bambini per una scuola che veda il bambino al centro. Hai riscontri di insegnanti che hanno portato la Permacultura in classe con una visione sinergica? Ho esperienza di allievi che hanno portato ad es al nido comunale l'orto sinergico, ma anche educatori con adulti o bambini, io stessa ho portato avanti un progetto che si chiama Pesamimo in collaborazione con la Asl e in collaborazione con il dipartimento di prevenzione. Tutti i riscontri sono positivi e raccontano di percorsi costruttivi. Chi non può perdersi questa occasione? Io direi tutte quelle persone che vogliono avere occhi nuovi per entrare nel mondo dei bambini e dei ragazzi, un insegnante, ma anche un genitore o un educatore... Come ti può contattare chi vuole maggiori informazioni o iscriversi? Iscriversi al gruppo Telegram Link sito di Annalisa Rolfo scrivere una email a lisarolfo@gmail.com Antonella Giostra

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16 Ago
2023
Navigare le acque dell'istruzione: come può supportare lo psicologo scolastico?

Generiche 11-13 anni

Navigare le acque dell'istruzione: come può supportare lo psicologo scolastico?

A scuola tra le diverse figure che accompagnano gli insegnanti, oltre al dirigente e gli assistenti, c'è quella dello psicologo scolastico. Per conoscere meglio questa figura professionale, cosa fa, e qual è il suo ruolo abbiamo posto alcune domande alla Dott.ssa Silvia Di Paola. Dott.ssa Di Paola può spiegare qual è lo scopo e il ruolo dello Psicologo Scolastico? Lo psicologo scolastico crea uno spazio/tempo dove potersi fermare ad ascoltarsi. Accoglie e accompagna in un clima di non giudizio le persone che portano difficoltà collegate a situazioni scolastiche e personali fonte di preoccupazioni e disagio. Supporta e sostiene nei momenti difficili, riscoprendo e potenziando le risorse individuali che ciascuno di noi già possiede, sostenendo l'autostima e rafforzando le capacità relazionali. I colloqui sono gratuiti e riservati e non hanno finalità terapeutiche né diagnostiche.  L'obiettivo primario dello Psicologo Scolastico a scuola è quello della prevenzione e la promozione del benessere al fine di cogliere e intercettare precocemente differenti forme di disagio che potrebbero inibire o impedire i processi di crescita, di apprendimento e la partecipazione alla vita scolastica e sociale.    Cosa fa in pratica lo Psicologo Scolastico? Lo psicologo scolastico favorisce la cura delle relazioni e il benessere psico-fisico all'interno di un sistema molto complesso. La scuola, infatti, è una realtà composta da individui (studenti, insegnanti, operatori) e da gruppi (classi, famiglie, corpo docente e amministrativo) ed è inserita a sua volta in un contesto territoriale più ampio.  Lo psicologo lavora nella consapevolezza delle relazioni tra questi diversi attori sociali, svolgendo la funzione di facilitatore di un lavoro di rete (scuola-famiglia-istituzioni): accoglie la domanda, la traduce, attiva le risorse adeguate e garantisce un ruolo attivo ad ogni nodo della rete. Ognuno dei tre vertici osservativi può, se messo in rete con gli altri in modo sinergico e non escludente, essere una risorsa per il benessere degli alunni (con ricadute positive anche sul clima affettivo in famiglia e in classe).  Ecco cosa fa nel concreto: • Facilita i processi di comunicazione e lo sviluppo di adeguate modalità di relazione tra alunni, genitori e insegnanti volte a potenziare l’alleanza educativa. • Promuove il confronto tra genitori e figli. • Crea una rete di lavoro con gli insegnanti della scuola per agevolare la gestione delle situazioni problematiche onde evitare il disagio e la dispersione scolastica. • Osserva, rileva e analizza le problematiche emergenti e, laddove necessario, attiva interventi specifici nelle classi al fine di favorire e promuovere azioni facilitanti la risoluzione dei conflitti relazionali all’interno del gruppo classe. • Facilita il “lavoro di rete” promuovendo collaborazione tra Scuola e Servizi territoriali competenti, nella presa in carico dei soggetti con difficoltà specifiche   Chi può rivolgersi allo psicologo scolastico? Dalla scuola dell’infanzia agli istituti delle scuole superiori, i contesti di intervento sono connotati da specificità che richiedono allo psicologo scolastico di adattare le proprie competenze.  Nelle scuole d'infanzia e primaria i destinatari sono gli adulti: - le famiglie con le quali si lavora sul potenziamento delle capacità genitoriali e comunicative e sulle dinamiche evolutive dei figli - i docenti, con l’obiettivo di supportare richieste specifiche e offrire indicazioni psicopedagogiche di sostegno alla relazione con gli studenti e individuare strategie efficaci per affrontare le difficoltà del gruppo classe. Nelle scuole secondarie (medie inferiori e superiori)anche i ragazzi possono accedere autonomamente allo sportello d'ascolto previa autorizzazione dei genitori che a inizio anno devono firmare il consenso informato. Solo in questo modo si da loro la possibilità di usufruire dello sportello d'ascolto in caso di bisogno.  È bene specificare che in tutte le situazioni lo psicologo è tenuto al segreto professionale e non può divulgare senza consenso le identità degli utenti e i contenuti emersi durante i colloqui.  Quanto spesso i disagi derivano dalla mancanza di alleanza educativa ? Nelle scuole di ogni ordine e grado l’alleanza tra l’istituzione scuola e l’istituzione famiglia è necessaria e va implementata perché la sinergia tra gli adulti ha ricadute positive anche sugli alunni. Questo è reso possibile da un clima emotivo sufficientemente accogliente, che non nega le differenze, i diversi punti di vista, ma che li possa integrare. Il clima emotivo a scuola deve evitare scivolamenti giudicanti, in stile «tribunale», alla ricerca dei colpevoli e degli innocenti. Bisogna so-stare, coltivando il dubbio e tollerando la difficoltà di lasciare punti interrogativi aperti, dubbi, co-responsabilità. I genitori devono trovare il modo di rapportarsi adeguatamente con la scuola, fare squadra con gli insegnanti per proporsi in termini coerenti e affidabili ai ragazzi; gli insegnanti dal canto loro, devono trovare strategie efficaci di gestione della classe e devono riuscire ad aprire una comunicazione più efficace con le famiglie; infine i ragazzi devono trovare uno spazio di crescita e sperimentazione di sé e del gruppo adeguato, in cui le differenze possano venire accolte, sentendo di avere a che fare con adulti affidabili, attenti e partecipi piuttosto che spaventati e difensivamente autoritari.    Quali sono le novità rispetto alla psicologia scolastica in Piemonte? Sino a oggi la figura dello psicologo nella scuola non era stata definita da una norma che ne prevedesse l’inserimento stabile, né nazionale, né regionale, ma veniva lasciato alle scuole l’autonomia di avvalersi o meno di tale servizio. Il 21 giugno è stata approvata in Consiglio Regionale Piemonte la proposta di legge che istituisce il servizio di psicologia scolastica. In Piemonte il servizio sarà finanziato con i fondi stanziati dall'Assessorato Regionale alle Politiche Sociali: si parla di un cifra pari a 600.000 euro, che verrà suddivisa in 3 anni, dal 2023 al 2025 che sarà destinata ad una prima fase di sperimentazione che probabilmente riguarderà inizialmente le scuole superiori di Torino.  Speriamo che questo sia un inizio promettente e che dia la possibilità in futuro a tutte le scuole piemontesi di usufruire di questo prezioso servizio fondamentale alla prevenzione alla salute dei giovani.  Antonella Giostra & Dott.ssa Silvia Di Paola

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14 Ago
2023
La consapevolezza ambientale va a scuola: come scegliere le scuole ecologiche

Generiche Per tutte le età

La consapevolezza ambientale va a scuola: come scegliere le scuole ecologiche

La scuola è il luogo principe in cui promuovere la cultura delle scelte virtuose e rispettose dell’ambiente in cui viviamo. L’insegnamento delle abitudini sane dovrebbe essere tra gli obiettivi principali di una scuola considerando in questi luoghi i bambini diventano la società del domani. Ma l’azione della scuola non può fermarsi alla semplice sensibilizzazione di bambini e studenti: la scuola deve diventare il luogo del risveglio, scegliendo il cambiamento e mostrando come la scelta ecologica, se pur difficoltosa, è doverosa e assolutamente percorribile. Oggi ci auguriamo che le scuole facciano una scelta coraggiosa e si attivino promuovendo l’amore e il rispetto per l’ambiente attraverso azioni quotidiane forti, concrete e continuative, dall’impatto ambientale misurabile. Adottare pratiche sostenibili nella quotidianità è sempre più diffuso e questa tendenza non si esaurisce in casa. Anche le scuole hanno un ruolo importante e le famiglie cercano di puntare su istituti che abbiano l’educazione ecologica e le pratiche green nel proprio programma. Le scuole ecologiche possono rappresentare la scelta su cui puntare soprattutto per le famiglie che vogliano promuovere l’educazione ambientale e l’impegno nella tutela del pianeta.  Ma cosa sono le scuole ecologiche? E soprattutto quali azioni concrete possono essere adottate all'interno delle istituzioni scolastiche e nelle famiglie? Come scegliere la giusta scuola orientata all’ecologia? Se dovessimo definire le scuole ecologiche, potremmo dire che si tratta di istituti educativi che integrano principi di sostenibilità e pratiche eco-compatibili all’interno delle loro strutture, nei curriculum e nelle attività quotidiane. Esistono scuole ecologiche? Sul territorio Nazionale ci sono diverse scuole che hanno attivato progetti sostenibili riconosciuti anche livello internazionale. Tra le varie iniziative importanti vi è stata la costituzione, nel 2019, della ''Rete Nazionale Scuole Green" attraverso un Protocollo di Intesa tra scuole. La Rete scuole Green porta avanti le sue iniziative basandosi sulle indicazionministeriali Green public procurement. Questo tipo di scuole mira a formare cittadini e cittadine consapevoli e responsabili nei confronti dell’ambiente, promuovendo comportamenti eco-friendly e sviluppando una mentalità attenta alla conservazione delle risorse naturali. Le azioni concrete Quali sono le azioni, le materie e le pratiche che è opportuno assicurarsi ci siano in una scuola che promuove la sostenibilità e si definisce ecologica? • Riduzione dei rifiuti: Ogni classe dovrebbe promuovere una corretta raccolta differenziata e l’utilizzo di materiali riutilizzabili, riducendo l’uso di strumenti usa e getta, non collocare distributori con merende poco sane e incarti superflui, promuovere l'uso di borracce • Risparmio energetico: Una scuola ecologica dovrebbe adottare strutturalmente misure per ridurre il consumo energetico, come l’uso di luci a LED, il controllo della climatizzazione e l’ispezione regolare degli impianti, fare attenzione nel non lasciare le luci spente promuovendo tra i bambini la pratica dei guardiani della luce • Educazione ambientale: Essenziale è che ci siano programmi educativi dedicati all’ambiente e all’ecologia, coinvolgendo gli studenti in attività pratiche legate alla natura e alla conservazione. • Giardinaggio e orti: Molte scuole oggigiorno integrano nei curriculum la coltivazione di orti scolastici e la cura di spazi verdi, coinvolgendo gli studenti e le studentesse nella crescita di piante e nella comprensione dei cicli naturali. • Mobilità sostenibile: Ogni scuola dovrebbe puntare sulla mobilità rispettosa, incentivando l’uso di biciclette o il carpooling tra gli studenti, riducendo l'impatto dei trasporti su strada, installare rastrelliere e parcheggi ( per bici, monopattini e passeggini), organizzare pedibus per i bambini . • Mensa sostenibile: Ogni scuola dovrebbe proporre un menu con materie prime biologiche e a km 0 Come può una scuola diventare ecologica Oltre a intraprendere iniziative singole, gli istituti scolastici possono affidarsi a professionisti e professioniste dell’ambiente. Esistono infatti programmi, come per esempio quelli di Legambiente Scuola e Formazione, dedicati esattamente alla transizione ecologica delle scuole, per portare alle nuove generazioni un’istruzione che sia fin da subito orientata al rispetto nei confronti dell’ambiente. Anche il WWF organizza progetti a cui le scuole possono partecipare e mette a disposizione la piattaforma One Planet Schoolche permette di accedere a corsi di formazione per insegnati, una libreria digitale, contenuti e informazioni su eventi di formazione. Tutte queste iniziative sono mportantissime! Basta pensare al ruolo che le scuole hanno svolto negli anni Novanta nel portare la consapevolezza riguardante la raccolta differenziata nel Paese. Furono proprio i bambini e la bambine a diffonderla in famiglia, rendendola una pratica quotidiana abituale.

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In Primo Piano

Clorofilla - Nido
Via Cesare da Sesto, 5 Milano, Milano (MI)

Il Nido-Scuola Clorofilla, è un luogo dove la centralità del gioco e l'importanza della creatività si fondono con i processi educativi. Ci impegniamo con passione per promuovere una continuità educativa che supporta una progettualità estesa per sei anni di formazione e sviluppo. Questo periodo rappresenta una fase fondamentale per la costruzione dell'identità e la scoperta dei talenti individuali dei bambini, ed è per questo che ci dedichiamo totalmente per offrire un'educazione che abbraccia l'intero arco di crescita. Le peculiarità del nostro approccio emergono attraverso una cura meticolosa per i tempi e i modi di apprendimento. Progettiamo spazi che rispondono alle diverse esigenze dei bambini, in cui la dimensione della "cura" si intreccia con la progressiva promozione dell'autonomia. Dedicando un'attenzione speciale ai lattanti, i bambini che iniziano il percorso presso il nostro nido tra i 6 e gli 11 mesi, garantiamo risposte personalizzate che considerano anche le loro necessità fisiologiche per sonno e alimentazione. Siamo convinti che il sostegno alle relazioni, all'apprendimento e all'autonomia possa essere fornito creando un ambiente accogliente, in cui ciascun bambino si senta libero di esprimere se stesso, sperimentare la socialità e partecipare al gruppo in modo naturale. Questo approccio favorisce la costruzione della conoscenza individuale e il crescere insieme come gruppo. Preferiamo non delineare un rigido programma giornaliero, ma piuttosto collaborare con i bambini nella creazione di una giornata educativa. Questa giornata abbraccia routine, momenti di cura, di apprendimento, di individualità e di relazioni, che consideriamo tutti elementi di pari importanza nel nostro progetto educativo. Ogni giornata viene documentata attraverso diari di sezione, quaderni di approfondimento, pannellature e allestimenti visivi: strumenti questi che ci permettono di condividere con i genitori, giorno dopo giorno, il percorso di crescita e apprendimento dei loro bambini all'interno del nostro Nido

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La Masera - Infanzia
San Raffaele Cimena, San Raffaele Cimena (TO)

Il Progetto di istruzione familiare La Masera nasce come frutto dell'associazione Yandre: un luogo di incontro e aggregazione che promuove uno stile di vita sano e in armonia con la natura, rispettando le persone e l'ambiente circostante. Fondata da Yarcie ed Andrea, l'associazione è nata dalla consapevolezza dell'importanza di vivere immersi nella natura, stabilendo un legame profondo con la terra e abbracciando il ritmo delle stagioni. La famiglia di Yarcie ed Andrea è al centro di questo progetto, e si propone di offrire un ambiente accogliente dove altre famiglie possano sentirsi a loro agio e condividere gli stessi ideali. La Yandre Aps si occupa di organizzare centri estivi e raduni per i minori, offrendo attività legate al benessere come lo yoga, la mindfulness, l'educazione emotiva, le arti e la musica. Inoltre, l'associazione organizza eventi rivolti alle famiglie, promuovendo incontri che coinvolgono tutte le figure che ruotano attorno alla vita di un minore, al fine di renderle consapevoli del loro ruolo. Inoltre, la Yandre offre il proprio sostegno a ragazzi sospesi dalla scuola per motivi disciplinari, collaborando con un gruppo di genitori per un progetto parentale di ispirazione antroposofica. La collaborazione e la creazione di una rete sono il fulcro del nostro progetto. L'associazione crede che solo uniti sia possibile raggiungere i propri obiettivi e aiutarsi reciprocamente. Chi sceglie di partecipare alle attività dell'associazione I clienti della Yandre lo fa per la qualità, la serietà e l'empatia che viene loro dedicata. Molti di loro ritornano ogni anno e sono costantemente aggiornati sulle attività dell'associazione.

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La Vita al Centro
Strada del Nobile 86/92, Torino (TO)

La Vita al Centro è un Progetto di Istruzione Parentale ad ispirazione Biocentrica nato a Torino nel 2009. Da quando siamo nati, in forma di Associazione, siamo cresciuti ed oggi gestiamo come Cooperativa un micro-nido, un giardino dell’infanzia, una scuola primaria e una secondaria di primo grado, per un totale di 145 iscritti. La struttura è una cascina immersa nel bosco della collina torinese, il magnifico Parco del Nobile, che dista soli 10km dal centro di Torino.  Insegnanti e genitori si sono uniti per promuovere iniziative di natura culturale e intellettuale, e perché credono in un modello pedagogico alternativo che si ispira a diversi metodi: steineriano, montessoriano, di Freinet, del Movimento di Cooperazione Educativa e dell’Outdoor Education, il tutto nella splendida cornice del movimento biocentrico di Rolando Toro Araneda. "Bambini e Ragazzi al Centro"!

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Liceo Artistico del Design
Via Giuseppe Garibaldi 5, Torino (TO)

"L’esperienza LAD parte dal valore delle relazioni tra tutte le persone coinvolte: studenti, genitori, docenti. La nostra didattica d’eccellenza è fondata sulla fiducia verso le potenzialità dei giovani, e si esprime in un ambiente sicuro, costruttivo, accogliente, carico di energia positiva, al servizio della completa valorizzazione personale e scolastica." Il Liceo del Design 1 - è un’alternativa, concreta e risolutiva, che permette un miglioramento radicale dell’esperienza scolastica.  mette al centro della didattica il progetto di vita dello studente, la sua valorizzazione, realizzazione e felicità.  2 - coinvolge gli studenti con una didattica dinamica e appassionante che garantisce un apprendimento che dura nel tempo. permette di imparare, collaborare e socializzare per migliorare e crescere in modo armonioso. 3 - garantisce l’acquisizione delle conoscenze e delle competenze definite dagli obiettivi specifici di apprendimento ministeriali, il superamento delle prove di idoneità, il conseguimento del diploma di maturità. 4 - prepara al mondo del lavoro e supporta la realizzazione di un progetto di vita significativo, accademico e professionale. 5 - ha come «missione» la formazione di una community internazionale di studenti appassionati e innovatori etici pronti ad affrontare le sfide del cambiamento, di persone «felici», realizzate e impegnate nella costruzione di valore condiviso per uno sviluppo sostenibile dell’ambiente e della società internazionale. 

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