3 Marzo 2025
Nella scuola di oggi, insegnanti e genitori si trovano spesso a gestire conflitti complessi: tra studenti, tra studenti e docenti, tra famiglie e istituzioni scolastiche. T
Spesso si cercano soluzioni rapide, basate su punizioni o premi, senza affrontare la radice delle problematiche relazionali.
Ma cosa succederebbe se invece insegnassimo ai ragazzi un modo diverso di comunicare, più rispettoso e costruttivo?
La comunicazione in cerchio non è solo una tecnica, ma un’esperienza concreta che può trasformare il clima scolastico.
Portarla nelle aule significa offrire alle giovani generazioni un'opportunità per crescere in una comunità basata sulla collaborazione e non sulla competizione.
Significa rendere l’educazione civica qualcosa di vivo, reale e molto profondo: non solo parole di pace, ma un modo per affrontare e trasformare i conflitti in opportunità di crescita.
Antonio Graziano, esperto di comunicazione e formatore, ci guida alla scoperta di questa metodologia, illustrando come il cerchio possa rivoluzionare l’alleanza educativa tra docenti, studenti e famiglie, rendendola capace di migliorare le relazioni e creare un ambiente scolastico più armonioso.
Di seguito l'intervista che ci ha rilasciato
La comunicazione in cerchio è una modalità che permette di evitare la logica del vincitore e del perdente, creando uno spazio in cui tutti possano sentirsi valorizzati.
Questo è particolarmente utile nelle relazioni in cui esiste una disparità di potere, come tra genitori e figli o tra insegnanti e studenti.
Il cerchio ci permette di superare il modello basato su premi e punizioni, meccanismi che spesso limitano la scoperta del proprio potere personale.
Questo tipo di comunicazione, invece, pone al centro emozioni e bisogni reciproci, ci aiuta a a riconoscerci come persone, al di là dei ruoli e delle gerarchie.
La comunicazione in cerchio non è solo per la scuola, ma si adatta a molte realtà: contesti educativi, aziende, famiglie, gruppi comunitari.
Pensiamo a un leader aziendale: oggi, un leader positivo non impone la sua autorità, ma promuove un modello di comunicazione orizzontale ed empatica.
Allo stesso modo, in classe, un docente può migliorare la relazione con gli studenti creando uno spazio di dialogo aperto e rispettoso.
I benefici sono molteplici: miglioramento della comunicazione, sviluppo dell’empatia, rafforzamento della collaborazione.
Nelle scuole, il cerchio aiuta a creare un clima di fiducia e rispetto, favorisce l’inclusione e aiuta gli studenti a esprimersi senza paura di giudizi. Questo vale anche nelle aziende, dove le relazioni collaborative risultano più efficienti rispetto a quelle competitive.
In aula, il cerchio può essere usato a tutti i livelli scolastici, dall’infanzia fino all’università.
L’insegnante può guidare conversazioni su temi di interesse, risolvere conflitti o semplicemente creare uno spazio in cui ogni studente si senta ascoltato.
Questo metodo migliora anche la gestione della classe, poiché riduce le tensioni e aiuta a risolvere le problematiche in modo condiviso.
Assolutamente sì. La comunicazione in cerchio è uno strumento potente per affrontare i conflitti tra studenti, tra studenti e docenti e persino tra docenti e genitori.
Spostando il focus dal giudizio alla comprensione dei bisogni reciproci, si evita di inasprire le tensioni e si trovano soluzioni più costruttive.
Sì, perché aiuta a creare un dialogo basato sull’ascolto e sulla comprensione reciproca.
In famiglia, il cerchio può essere un modo per discutere questioni importanti, risolvere divergenze e rafforzare i legami affettivi, senza che nessuno si senta escluso o giudicato.
Se vuoi approfondire la comunicazione in cerchio puoi esplorare il sito Antonio Graziano.
Per organizzare un workshop o un corso di formazione sulla comunicazione in cerchio, cerca i miei contatti sul sito web e i miei canali social.
Antonio Graziano, "La Comunicazione in Cerchio"
Questo libro è una guida pratica alla comunicazione in cerchio, con istruzioni dettagliate e consigli utili per applicare il metodo in diversi contesti.
Sito dell'autore: Antonio Graziano
S. Journò, E. Maddaloni, "Mettiamoci in cerchio"
Questo manuale è un ottimo strumento per chi vuole favorire il dialogo e la democrazia all'interno di gruppi, specialmente in ambito scolastico.
Sito dell'editore: Mettiamoci in cerchio - La meridiana
Marshall B. Rosenberg, "Nonviolent Communication: A Language of Life"
Rosenberg presenta la Comunicazione Nonviolenta (CNV), un metodo che incoraggia l'empatia e l'espressione autentica dei bisogni. Il libro offre strumenti pratici per migliorare le relazioni e risolvere i conflitti in modo pacifico.
Sito della CNV: Center for Nonviolent Communication (CNVC)
David Bohm, "On Dialogue"
Questo testo è un'esplorazione profonda del dialogo come strumento per la comprensione reciproca e la trasformazione del pensiero. Bohm esplora come il dialogo possa superare le barriere comunicative e promuovere la creatività collettiva.
Sito dell'editore: On Dialogue - Routledge
Margaret Wheatley, "Turning to One Another: Simple Conversations to Restore Hope to the Future"
Wheatley sottolinea il potere delle conversazioni significative nel creare comunità resilienti e affrontare le sfide complesse. Il libro invita a riscoprire il valore del dialogo come strumento per la speranza e il cambiamento.
Sito dell'autrice: Margaret Wheatley
Brené Brown, "Dare to Lead: Brave Work. Tough Conversations. Whole Hearts"
Brené Brown esplora come la vulnerabilità e l'empatia siano essenziali per una leadership efficace. Il libro offre strategie per coltivare il coraggio e la connessione nei contesti professionali.
Sito dell'autrice: Brené Brown
Antonella Giostra
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