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21 Mag
2025
Strategie Vincenti per le Ultime Settimane di Scuola

Didattica e Apprendimento Per tutte le età

Strategie Vincenti per le Ultime Settimane di Scuola

Strategie per Affrontare lo Stress di Fine Anno Scolastico Il periodo conclusivo dell'anno scolastico, culminante tra maggio e giugno, si configura spesso come una fase di intensa pressione per gli studenti. La concentrazione di verifiche, interrogazioni e la necessità di consolidare o recuperare il rendimento possono innescare un significativo stress, alimentato dalla percezione del tempo che inesorabilmente si restringe e dall'ansia di dover dimostrare risultati. Tuttavia, adottare strategie consapevoli e supportarle con strumenti che si adattino alle diverse modalità di apprendimento e di gestione dello stress può trasformare questo periodo da fonte di angoscia a un'opportunità per esercitare resilienza e autogestione. Mentre per molti il supporto visivo può offrire chiarezza e organizzazione, è importante esplorare anche approcci auditivi, cinestetici e basati sulla lettura/scrittura per trovare le tecniche più efficaci per ciascuno. 1. Gestire le Emozioni La tendenza a sentirsi sopraffatti dalla mole di lavoro è una reazione comune. Una visione d'insieme indistinta può amplificare l'ansia e portare alla paralisi. La strategia di "prendere le distanze" emotivamente non significa ignorare la situazione, ma approcciarla con una prospettiva più analitica e meno emotiva. Questo si traduce nella capacità di scomporre il problema in parti gestibili. La Matrice delle Priorità Dettagliata: Una matrice (o griglia) con gli assi "Importanza" (alta/bassa) e "Urgenza" (alta/bassa) può essere ulteriormente dettagliata. Ogni compito o materia può essere inserito in uno dei quattro quadranti con una breve descrizione delle ragioni della sua importanza e urgenza (es. "Matematica - recupero insufficienza per evitare il debito", "Storia - verifica orale la prossima settimana"). Benefici Aggiuntivi: Questo strumento non solo aiuta a stabilire le priorità, ma rende visibile il ragionamento sottostante. Permette allo studente di comprendere perché una determinata attività è prioritaria, aumentando il senso di controllo e riducendo la sensazione di agire in modo casuale. Iniziare dai compiti "Importanti e Non Urgente" (pianificazione a lungo termine) può prevenire l'accumulo di stress futuro. Si può utilizzare un codice colore per evidenziare il livello di difficoltà percepito per ciascun compito, aggiungendo un ulteriore livello di informazione visiva. Alternative per altri stili di apprendimento: Auditivo: Registrare un elenco delle priorità e riascoltarlo, magari verbalizzando ad alta voce le ragioni delle proprie scelte. Discutere le priorità con un amico o un familiare per chiarire i propri pensieri. Cinestesico: Utilizzare post-it colorati per rappresentare i compiti e spostarli fisicamente sulla matrice disegnata su un grande foglio o una lavagna. Creare un "muro delle priorità" fisico e interattivo. Lettura/Scrittura: Tenere un diario delle priorità, aggiornandolo regolarmente con elenchi scritti e riflessioni sui progressi. Creare delle "liste di controllo" (checklist) dettagliate per ogni compito. 2. Pianificare lo Studio L'eccessivo carico di studio a fine anno richiede una gestione razionale delle energie cognitive. Iniziare dalle materie percepite come "più abbordabili" non è solo una questione di ottenere successi iniziali, ma sfrutta il principio psicologico del "guadagno iniziale" (gain framing), che tende a motivare maggiormente rispetto alla focalizzazione sulle perdite (loss framing) rappresentate dalle materie difficili. Il successo iniziale rilascia dopamina, un neurotrasmettitore associato al piacere e alla motivazione. Il Planner Settimanale Dinamico e la Tecnica del Pomodoro Un planner settimanale a blocchi di tempo, colorato per materia, può essere reso più dinamico includendo non solo lo studio, ma anche le pause attive (breve attività fisica, stretching) e i momenti di svago specifici. Si può integrare visivamente la "Tecnica del Pomodoro" (studio focalizzato per 25 minuti seguito da una breve pausa) utilizzando timer visivi online o app che segmentano il tempo di studio e di riposo con colori e grafici. La visualizzazione del tempo dedicato a diverse attività aiuta a mantenere un equilibrio e a prevenire il sovraccarico mentale. La Tecnica del Pomodoro, resa visiva, aumenta la consapevolezza del tempo dedicato allo studio effettivo e incoraggia pause regolari per il recupero cognitivo. Si possono utilizzare icone o brevi etichette visive per indicare il tipo di attività (studio, sport, amici, riposo), rendendo il planner più intuitivo e coinvolgente. Alternative per altri stili di apprendimento: Auditivo: Utilizzare promemoria vocali per le sessioni di studio e le pause. Ascoltare podcast o audiolibri relativi alle materie meno impegnative durante le pause attive. Cinestesico: Associare diverse materie a diversi luoghi di studio o a diverse posture. Utilizzare timer fisici (non solo visivi) per la Tecnica del Pomodoro. Lettura/Scrittura: Tenere un registro scritto dettagliato del tempo dedicato a ciascuna materia e delle attività svolte. Creare elenchi di obiettivi di studio per ogni sessione. 3. Riscoprire il Piacere e l'Equilibrio La pressione costante può portare a trascurare aspetti fondamentali del benessere, generando un circolo vizioso di stress e demotivazione. Ritagliarsi spazi per attività gratificanti non è una perdita di tempo, ma un investimento nella propria resilienza e capacità di affrontare le sfide. L'impegno mentale positivo in attività non scolastiche attiva diverse aree del cervello, offrendo una "pausa rigenerativa" per le funzioni cognitive impegnate nello studio. La Ruota della Vita Scolastica Dettagliata con Obiettivi Una ruota divisa in sezioni che rappresentano diverse aree della vita dello studente (studio, sport/attività fisica, hobby/interessi, relazioni sociali, sonno/riposo, tempo libero non strutturato). Si può colorare ogni sezione in base al tempo dedicato e valutare visivamente il proprio equilibrio. Un passo successivo è definire piccoli obiettivi visivi per ogni sezione (es. "3 uscite con gli amici questa settimana", "2 allenamenti", "leggere 30 pagine per piacere"). La ruota rende tangibile la distribuzione del tempo e aiuta a identificare eventuali squilibri. La definizione di obiettivi visivi per le aree non scolastiche trasforma il "tempo libero" da un vago desiderio a un impegno concreto. Si possono utilizzare grafici a torta settimanali per monitorare il tempo effettivamente dedicato a ciascuna area rispetto agli obiettivi prefissati. Alternative per altri stili di apprendimento: Auditivo: Parlare con un amico o un familiare riguardo al proprio equilibrio e alle attività a cui si vorrebbe dedicare più tempo. Ascoltare musica rilassante o motivante durante le attività piacevoli. Cinestesico: Programmare attività fisiche regolari e percepire il benessere corporeo come indicatore di equilibrio. Dedicare tempo a hobby manuali o pratici. Lettura/Scrittura: Tenere un diario del benessere, annotando le emozioni e le sensazioni legate alle diverse attività. Scrivere un elenco delle attività che portano gioia e programmarle attivamente. 4. Respirazione e Rilassamento La respirazione lenta e consapevole è una tecnica comprovata per attivare il sistema nervoso parasimpatico, responsabile della risposta di "riposo e digestione", che contrasta la risposta di "lotta o fuga" associata all'ansia. La visualizzazione può rendere questa tecnica più coinvolgente e facile da seguire. Il Percorso del Respiro Guidato Visivamente: Invece di semplici istruzioni testuali, si può creare un percorso visivo per guidare la respirazione. Ad esempio, un'immagine di un'onda che sale (inspirazione), si mantiene piatta (trattenimento), scende (espirazione) e si ferma (pausa). La durata di ogni fase può essere indicata visivamente (es. lunghezza dell'onda, numero di punti). Esistono anche app che guidano la respirazione con animazioni visive, video su YouTube La visualizzazione offre un focus visivo che distrae dai pensieri ansiogeni e rende la pratica più ritmica e naturale. Si possono utilizzare colori calmanti (blu, verde) nel percorso visivo per amplificare l'effetto rilassante. Alternative per altri stili di apprendimento: Auditivo: Seguire registrazioni audio di esercizi di respirazione guidata. Concentrarsi sul suono del proprio respiro. Cinestesico: Sentire fisicamente il movimento del diaframma durante la respirazione. Utilizzare il movimento del corpo (es. alzare le braccia inspirando e abbassarle espirando) per guidare il respiro. Lettura/Scrittura: Leggere e annotare le istruzioni per diverse tecniche di respirazione. Scrivere brevi riflessioni su come ci si sente dopo aver praticato gli esercizi. 5. Preservare il Sonno e il Riposo La privazione di sonno aggrava lo stress, compromette la concentrazione e la memoria. Stabilire una routine di sonno regolare e adottare pratiche di "igiene del sonno" è fondamentale. La visualizzazione può aiutare a rendere queste pratiche più concrete. L'Infografica dell'Igiene del Sonno: Creare una semplice infografica con illustrazioni o icone che rappresentano le buone abitudini per favorire il sonno: orari regolari, ambiente buio e silenzioso, evitare caffeina e alcol prima di dormire, attività rilassanti (lettura cartacea, bagno caldo), evitare schermi luminosi (smartphone, tablet) almeno un'ora prima di coricarsi. L'infografica fornisce un promemoria visivo e facile da consultare delle pratiche da adottare. La combinazione di testo e immagini facilita la memorizzazione e l'adesione alle abitudini. Si può appendere l'infografica in camera da letto come promemoria visivo. Alternative per altri stili di apprendimento: Auditivo: Ascoltare audiolibri o podcast rilassanti prima di dormire (evitando contenuti stimolanti). Creare una playlist di suoni rilassanti. Cinestesico: Creare un ambiente confortevole nella camera da letto (temperatura, tessuti). Adottare routine serali rilassanti come un bagno caldo o stretching leggero. Lettura/Scrittura: Tenere un diario del sonno, annotando orari, qualità del riposo e eventuali fattori di disturbo. Leggere libri cartacei (non su schermi) prima di dormire. 6. Progressi e Premi La demotivazione può derivare da una percezione di mancanza di controllo o di progressi invisibili. Comprendere la causa sottostante è il primo passo, ma porsi piccoli obiettivi realistici e visualizzare i progressi può riaccendere la motivazione. Il sistema di ricompense, anche visive, rafforza i comportamenti positivi. La Linea del Progresso con Micro-Obiettivi e la Bacheca dei Premi Disegnare una linea orizzontale che rappresenta il percorso verso la fine dell'anno o il superamento di un compito specifico. Suddividere la linea in piccoli segmenti che rappresentano micro-obiettivi raggiungibili (es. "finire un capitolo", "fare 5 esercizi"). Ogni volta che un micro-obiettivo viene raggiunto, segnarlo visivamente (con una spunta, un adesivo, colorando il segmento). Creare una "bacheca dei premi" (anche virtuale) dove si visualizzano piccole ricompense (es. "30 minuti di gioco", "guardare un episodio della serie preferita") da concedersi al raggiungimento di determinati traguardi visivi sulla linea del progresso. La linea del progresso rende visibile il cammino compiuto, contrastando la sensazione di immobilità. I premi visivi offrono una motivazione tangibile e immediata. Utilizzare colori vivaci e simboli gratificanti per rendere la linea del progresso e la bacheca dei premi più stimolanti. Alternative per altri stili di apprendimento: Auditivo: Premiare sé stessi con l'ascolto della propria musica preferita o di un podcast dopo aver raggiunto un micro-obiettivo. Parlare con qualcuno dei propri progressi e ricevere incoraggiamento verbale. Cinestesico: Utilizzare oggetti fisici (es. sassolini in un barattolo) per rappresentare i progressi e spostarli quando si raggiunge un obiettivo. Concedersi piccole attività piacevoli fisiche come ricompensa. Lettura/Scrittura: Tenere un diario dei successi, annotando anche i più piccoli progressi. Scrivere affermazioni positive sui propri progressi e rileggerle. 7. Mantenere Buoni Rapporti con gli Insegnanti La tensione con i docenti può aumentare lo stress e creare un ambiente di apprendimento negativo. Adottare un atteggiamento collaborativo e comunicativo può migliorare la percezione che l'insegnante ha dello studente e facilitare la risoluzione di eventuali problemi. La Mappa Mentale della Comunicazione Efficace : Creare una mappa mentale con al centro la frase "Rapporto Positivo con gli Insegnanti". Diramare rami con azioni concrete: "Ascolto attivo", "Domande pertinenti", "Mostrare impegno (volontariato)", "Comunicare le difficoltà", "Rispettare le scadenze". Aggiungere brevi esempi visivi o parole chiave per ogni azione. La mappa mentale rende visibili le strategie di comunicazione efficace e aiuta lo studente a interiorizzarle. Si può tenere la mappa mentale nel quaderno o sul desktop come promemoria. Alternative per altri stili di apprendimento: Auditivo: Partecipare attivamente alle discussioni in classe. Chiedere chiarimenti verbalmente durante o dopo la lezione. Cinestesico: Sedersi in prima fila per mantenere l'attenzione e mostrare impegno. Utilizzare gesti e linguaggio del corpo positivo durante l'interazione con gli insegnanti. Lettura/Scrittura: Preparare domande scritte prima di incontrare l'insegnante. Prendere appunti dettagliati durante le spiegazioni. 8. Bilanciare Recupero e Tempo Libero Anche in presenza di debiti formativi, un'estate dedicata esclusivamente al sacrificio può generare risentimento e rendere il rientro a scuola ancora più difficile. Pianificare visivamente un equilibrio tra studio e attività ricreative è fondamentale per il benessere a lungo termine. Il Grafico a Barre Settimanale dello Studio Estivo e del Tempo Libero: Creare un grafico a barre settimanale con due barre affiancate: una che rappresenta il tempo dedicato allo studio estivo e l'altra il tempo dedicato al tempo libero. L'obiettivo è mantenere un equilibrio visivo tra le due barre, evitando che una sovrasti completamente l'altra. Il grafico rende visibile la distribuzione del tempo durante l'estate e aiuta a evitare eccessi in entrambe le direzioni. Si possono definire obiettivi settimanali realistici per entrambe le barre e monitorare i progressi visivamente. Alternative per altri stili di apprendimento Auditivo: Parlare con amici o familiari su come si intende bilanciare studio e tempo libero durante l'estate. Ascoltare musica o podcast durante le attività ricreative. Cinestesico: Pianificare attività fisiche e uscite come momenti definiti nel proprio programma estivo. Percepire il cambiamento di ambiente come distinzione tra studio e riposo. Lettura/Scrittura: Tenere un diario delle attività estive, annotando sia il tempo dedicato allo studio che quello dedicato al tempo libero. Scrivere un elenco delle attività estive che si desidera fare. 9. Nutrire il Corpo e la Mente In periodi di stress, la tendenza a ricorrere a cibi "Comfort food" ricchi di zuccheri, grassi saturi e ingredienti processati (il cosiddetto "junk food") è comune, ma può paradossalmente peggiorare la situazione. Questi alimenti forniscono un'energia rapida ma effimera, spesso seguita da un calo di zuccheri e da una sensazione di stanchezza e irritabilità, che può amplificare lo stress e compromettere la concentrazione. Un'alimentazione equilibrata e ricca di nutrienti essenziali supporta la funzione cerebrale, stabilizza l'umore e fornisce energia costante. Nutrire il tuo corpo con cibi sani ti regalerà energia costante e una maggiore lucidità mentale, aiutandoti a studiare meglio e a sentirti più in forma per affrontare le sfide di fine anno. Scegliere alimenti nutrienti ti farà sentire più attivo, concentrato e meno incline agli sbalzi d'umore legati allo stress. Privilegiare: Frutta e verdura fresca di stagione (ricche di vitamine, minerali e antiossidanti), cereali integrali (fonte di energia a lento rilascio), proteine magre (per la sazietà e la funzione cerebrale), legumi (ricchi di fibre e proteine), frutta secca e semi (grassi sani e minerali). Limitare: Alimenti trasformati, bevande zuccherate, snack confezionati, cibi fritti e ricchi di grassi saturi. Idratazione: Bevi molta acqua durante il giorno per mantenere la concentrazione e il benessere fisico. Pasti regolari: Non saltare i pasti, soprattutto la colazione, per mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue e l'energia. Il "Piatto della Mente Attiva": Si può creare un'immagine stilizzata di un piatto diviso in sezioni che rappresentano le proporzioni ideali dei diversi gruppi alimentari per supportare la funzione cerebrale e l'energia: una grande porzione di verdura e frutta, una porzione moderata di cereali integrali, una porzione più piccola di proteine magre e una piccola aggiunta di grassi sani. Questo strumento visivo offre una guida semplice e immediata per comporre pasti equilibrati. Si può appendere un'immagine del "Piatto della Mente Attiva" sulla bacheca o sul frigorifero come promemoria visivo. Alternative per altri stili di apprendimento: Auditivo: Ascoltare podcast o audiolibri sull'importanza di una sana alimentazione e i suoi benefici sull'umore e l'energia. Discutere con un nutrizionista o un familiare esperto le proprie abitudini alimentari. Cinestesico: Coinvolgersi attivamente nella preparazione di pasti sani. Prestare attenzione alle sensazioni fisiche dopo aver mangiato cibi diversi (energia vs. pesantezza). Lettura/Scrittura: Tenere un diario alimentare, annotando cosa si mangia e come ci si sente. Ricercare e prendere appunti sui benefici specifici di diversi alimenti. Conclusione: Affrontare lo stress di fine anno scolastico richiede un approccio multiforme che combini strategie cognitive, emotive e comportamentali. L'integrazione di strumenti visivi in queste strategie non solo le rende più concrete e accessibili, ma sfrutta anche la potenza della memoria visiva e del feedback immediato per motivare, ridurre l'ansia e promuovere un senso di controllo. Ricordare che il benessere personale è un prerequisito per un apprendimento efficace e che ogni piccolo passo, reso visibile, contribuisce al superamento di questa fase impegnativa. Infine, sebbene il periodo finale dell’anno sia particolarmente sfidante, familiarizzare con queste tecniche di autoregolazione e pianificazione fin dall’inizio dell’anno scolastico può produrre effetti positivi duraturi. L’adozione costante di un metodo di studio equilibrato e sostenibile favorisce non solo il rendimento scolastico, ma anche lo sviluppo di competenze trasversali utili per affrontare con maggiore serenità e consapevolezza le sfide della vita quotidiana. Francesca Merlo

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20 Mag
2025
Imparare con il Corpo: il Valore dell’Apprendimento Cinestesico nella Scuola

Didattica e Apprendimento Per tutte le età

Imparare con il Corpo: il Valore dell’Apprendimento Cinestesico nella Scuola

Apprendimento cinestesico: potenziare memoria e concentrazione attraverso il movimento a scuola Il movimento e l’esperienza corporea possono potenziare la memoria e favorire l’apprendimento  Non tutti impariamo allo stesso modo. C’è chi comprende ascoltando, chi osservando immagini, chi leggendo, chi parlando ad alta voce. E poi c’è chi, per capire davvero, ha bisogno di muoversi. Secondo molte teorie pedagogiche, tra cui quella dei canali sensoriali di apprendimento, esistono modalità preferenziali attraverso cui ciascuno elabora e memorizza le informazioni. Una di queste è la modalità cinestesica, che coinvolge il corpo, il tatto, il movimento, l’esperienza fisica diretta. Per uno studente cinestesico, l’apprendimento è un atto vivo, corporeo. Non è solo concentrazione mentale: è ritmo, spazio, azione. È attraverso il fare, il costruire, il toccare e il muoversi che il pensiero prende forma. Per questo motivo, chiedere a uno studente cinestesico di stare seduto per ore a leggere o ascoltare può trasformarsi in una frustrazione continua: non per mancanza di volontà, ma perché il suo cervello ha bisogno di attivare anche il corpo per imparare. Dal movimento alla comprensione: il ruolo del corpo nel processo cognitivo Nella scuola primaria, il corpo è ancora lo strumento principale con cui i bambini esplorano e comprendono il mondo. Ogni apprendimento parte da un’esperienza concreta, fisica, tangibile. Anche nella scuola secondaria di primo grado (scuola media), ossia durante la preadolescenza, il corpo torna protagonista: si allunga, cambia, diventa ingombrante, difficile da gestire e da contenere. I ragazzi spesso faticano a stare “composti”, perché la loro energia fisica è in trasformazione. In questa fase, offrire strategie di movimento — indipendentemente dallo stile cognitivo — è fondamentale: aiuta a prendere confidenza con la nuova forma corporea, a canalizzare l’esuberanza fisica, a sostenere il processo di sviluppo. Il movimento non è solo una pausa dallo studio, è parte dello studio stesso. Abituare il cervello ad apprendere senza staccarsi dal corpo significa costruire un sapere più profondo, duraturo, organico. Le scuole Waldorf lo sanno bene: ogni mattina inizia con una parte ritmica, fatta di filastrocche, movimenti, passi, canzoni. Questo “risveglio corporeo” non è solo un momento di gioco, ma una preparazione dell’intero organismo all’apprendimento. I concetti arrivano meglio se il corpo è stato coinvolto: la mente è più sveglia, ricettiva, attiva. Un approccio troppo intellettualistico e astratto, soprattutto se precoce, rischia di esaurire le forze del bambino. Quando si costringe uno studente a interiorizzare contenuti solo con la testa, si rischia di scollare l’apprendimento dal processo di interiorizzazione autentica, rendendolo astratto, sterile e spesso relegato alla memoria a breve , impoverendo la capacità di assimilazione. Gli insegnanti dovrebbero integrare nella propria didattica attività che coinvolgano il corpo, non solo per facilitare l’apprendimento, ma per accompagnare i propri studenti nella crescita, nel rispetto dei loro tempi e delle loro necessità evolutive. Educare il Movimento: una Scelta Didattica Integrare il movimento nella didattica non significa “lasciare i bambini liberi di muoversi” in modo disordinato, ma piuttosto strutturare attività che coinvolgano il corpo come alleato del pensiero. Ecco alcuni esempi: Ripetere una poesia camminando, accentuando le rime con i passi Fare esercizi di matematica saltando o con oggetti da contare fisicamente Disegnare mappe concettuali in piedi, su grandi superfici Costruire concetti astratti (come il tempo, il numero, la misura) partendo da esperienze pratiche L’obiettivo non è solo “far muovere”, ma fare esperienza corporea del sapere. Tutti strumenti che aiutano a ritrovare una didattica incarnata, dove il corpo non è un ostacolo, ma un ponte verso la comprensione. Studente Cinestesico: Caratteristiche e Bisogni Lo studente cinestesico impara attraverso il corpo, il movimento, l’azione. Non “pensa con le mani”, ma pensa meglio se le mani (e il corpo) sono coinvolte. Ha bisogno di toccare, fare, spostarsi, costruire, mimare. È curioso, ma spesso fa fatica a seguire lezioni frontali troppo lunghe o astratte. Uno studente cinestesico Impara meglio facendo piuttosto che leggendo o ascoltando Ha bisogno di muoversi, manipolare, sperimentare Ricorda le cose meglio se le ha sperimentate fisicamente Ama giochi di ruolo, laboratori, costruzioni, esperienze pratiche Segnali che indicano uno stile cinestesico prevalente Fa fatica a stare seduto a lungo o ad ascoltare spiegazioni troppo teoriche Impara più facilmente facendo che ascoltando o leggendo Ama costruire, manipolare, assemblare, disegnare Ricorda meglio attività vissute con il corpo Spesso lo studente cinestesico viene percepito come irrequieto o che si distrae facilmente , ma in realtà manifesta semplicemente un forte bisogno di movimento per restare concentrato. Quando viene coinvolto in attività pratiche, corporee o manipolative, riesce a canalizzare le sue energie e a mantenere un alto livello di attenzione.  Bloccare il Corpo Blocca Anche il Pensiero Il movimento non è una distrazione, è il canale naturale attraverso cui alcuni studenti imparano. Coinvolgere il corpo non” infantilizza”: al contrario, rende l’apprendimento più profondo e autentico, anche con contenuti complessi. Strategie di Studio per Studenti Cinestesici Apprendimento attivo Usare oggetti concreti per rappresentare concetti (matematica con cubetti, storia con mappe fisiche) Studiare camminando o muovendosi (ripetere mentre si passeggia) Scrivere e riscrivere Prendere appunti a mano, fare schemi, mappe concettuali colorate Usare post-it da spostare (come nel Kanban!) Studio teatrale Recitare ad alta voce, mimare concetti, fare finta di “spiegare a qualcuno” Pause attive Fare brevi pause con stretching o movimento Alternare studio e attività fisica (es. tecnica Pomodoro con esercizi tra i blocchi) Giochi e simulazioni Usare quiz fisici, giochi da tavolo didattici, costruzioni Partecipare a laboratori, esperienze sul campo, PCTO Conclusione Lo studente cinestesico capisce con il corpo: se può toccare, costruire, muoversi o sperimentare, impara meglio. Questa modalità di apprendimento, spesso sottovalutata o fraintesa, rappresenta invece una straordinaria risorsa educativa. Integrare il movimento nella didattica non è una concessione, ma una scelta pedagogica consapevole, che riconosce la varietà degli stili cognitivi e valorizza le intelligenze multiple. Il movimento non va limitato alla ricreazione o all’attività motoria, ma riconosciuto come canale privilegiato per costruire conoscenza, sviluppare autonomia e alimentare motivazione. L'apprendimento non avviene solo nella testa, ma nel corpo intero. È un'esperienza che coinvolge mani, occhi, voce, ritmo, respiro. Ed è proprio in questa sinergia tra corpo e mente che si attivano le memorie più durature, le comprensioni più profonde, le competenze più vive. Per questo è fondamentale che la scuola continui a sperimentare metodologie attive e a progettare spazi e tempi che permettano agli studenti di “abitare” il sapere, non solo di riceverlo. Educare con e attraverso il corpo non è semplificare. È coltivare una forma di apprendimento ricca, concreta e pienamente umana. Francesca Merlo

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12 Mag
2025
Registro Elettronico, Compiti e Verifiche: Questione di Equilibrio

Didattica e Apprendimento Per tutte le età

Registro Elettronico, Compiti e Verifiche: Questione di Equilibrio

Compiti, Verifiche e Registro Elettronico: Quando il Carico Scolastico Diventa una Questione di Equilibrio Il 28 aprile 2025, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha firmato la Nota Ministeriale n. 2443 indirizzata a tutti i Dirigenti scolastici delle scuole statali e ai Coordinatori didattici delle scuole paritarie. Il documento pone l’accento sulla necessità di una programmazione accurata delle verifiche in classe e dei compiti a casa, sottolineando l’importanza di un coordinamento tra docenti per evitare sovrapposizioni e carichi eccessivi a carico degli studenti. Uno dei passaggi più significativi della circolare riguarda l’abitudine, sempre più diffusa, di assegnare compiti sul registro elettronico in orario serale per il giorno successivo. Una pratica che rende difficile per gli studenti (e le famiglie) organizzarsi e rischia di trasformare la scuola in un ambiente stressante, anziché formativo. L’obiettivo è favorire una distribuzione equilibrata del carico di lavoro settimanale per evitare picchi di stress e sovraccarico. “La scuola è il contesto educativo che deve creare le condizioni di serenità e fiducia per lo sviluppo armonico della personalità di tutti gli studenti” Un altro punto centrale riguarda la trascrizione dei compiti anche sul diario personale degli alunni per favorire una progressiva autonomia nella gestione degli impegni. Questo aspetto non va sottovalutato: rendere la consegna dei compiti parte integrante della lezione consente agli studenti di comprendere, gestire e interiorizzare meglio i tempi dello studio, rafforzando il loro senso di responsabilità. Purtroppo, troppo spesso il registro elettronico viene utilizzato in modo disorganico e scollegato dal resto della programmazione didattica. Senza un coordinamento tra insegnanti, finisce per diventare uno strumento opaco, che rischia di penalizzare anziché supportare il lavoro scolastico e familiare. Questa modalità ostacola l’autonomia, rende i carichi pomeridiani insostenibili e complica la vita delle famiglie, costrette a improvvisare l’organizzazione dei tempi quotidiani. Il richiamo del Ministero è dunque un messaggio chiaro e condivisibile: serve maggiore collaborazione tra docenti, un uso più consapevole e responsabile del registro elettronico e una vera attenzione al benessere degli studenti. Se vogliamo una scuola davvero umana e formativa, dobbiamo cominciare da qui: dal rispetto dei tempi, della misura e della collaborazione. Conclusione La Nota Ministeriale n. 2443 rappresenta un passo significativo verso una scuola più attenta al benessere complessivo degli studenti, promuovendo un equilibrio tra esigenze didattiche, rispetto dei tempi e qualità della vita scolastica. È auspicabile che le istituzioni scolastiche recepiscano queste indicazioni e che i consigli di classe si dotino di strumenti di coordinamento efficaci, capaci di garantire una distribuzione equa del carico di lavoro e contribuire così a creare un ambiente educativo realmente formativo, sereno e sostenibile.

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11 Gen
2023
Ogni Scuola è Unica

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Ogni Scuola è Unica

Ogni scuola è unica: “Comunicare bene per Educare meglio” Parte il 16 gennaio il Progetto “Ogni Scuola è Unica – Comunicare Bene per Educare Meglio”. Il Progetto ha l’obiettivo di sostenere l’alleanza educativa tra le famiglie e i servizi educativi del territorio grazie a un ponte di comunicazione snello ed efficace tra famiglie e servizi socio-educativi. Attraverso il coinvolgimento delle scuole e dei servizi socio-educativi della Circoscrizione 7, il progetto ha l’obiettivo di favorire la comunicazione tra servizi socio-educativi e genitori facendo emergere il valore e l’unicità di ogni nido e scuola. Scuole e i servizi educativi del territorio, pubblici e privati, possono finalmente rendere efficace la comunicazione di informazioni, presentarsi, raccontarsi e farsi trovare dai genitori e, in questo periodo, far conoscere velocemente le date degli Open Day a tutte le famiglie della città. Gli educatori e i dirigenti scolastici hanno a disposizione un canale dedicato e privilegiato per la comunicazione dei loro progetti educativi: Il Portale www.chescuola.net. Genitori e famiglie possono essere agevolati nella fase di ricerca e scelta di un servizio socio- educativo, approfondire la propria conoscenza sugli argomenti utili a valutare i progetti educativi e avere un canale di informazione dedicato per individuare la scuola o il servizio socio-educativo più adatto alle proprie esigenze. La trasparenza e l'alleanza educativa che il progetto promuove hanno come scopo ultimo quello di favorire la fiducia delle famiglie nel sistema scolastico e ridurre la dispersione scolastica.   Descrizione dell’iniziativa I Servizi Educativi del territorio di Torino saranno chiamati dai volontari dell'associazione Lemon Tree per chiedere di diventare Partner del progetto grazie alla registrazione gratuita sul portale e l'inserimento delle informazioni utili a orientare i genitori. I servizi educativi partner potranno, inoltre, collaborare alla redazione di contenuti in ambito educativo e rivolti ai genitori per promuovere la cultura dell'educazione. Il contatto diretto con nidi e scuole del territorio sarà l'occasione per effettuare un'indagine e raccogliere informazioni, dati ed esperienze legate all’importanza della Comunicazione Esterna, che non è solo sinonimo di promozione ma è soprattutto la chiave per creare relazione di fiducia e collaborazione con le famiglie. Partner Partner istituzionale del progetto è la circoscrizione 7 del comune di Torino

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16 Nov
2022
Bottleneck. Web Agency

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Bottleneck. Web Agency

Chi Siamo Bottleneck è una agenzia multidisciplinare di Torino, attiva dal 2005. Cosa Offriamo Ci occupiamo di realizzazione di siti internet, strategie SEO, gestionali, grafica pubblicitaria, creazione e sviluppo del brand, progettazione grafica e fornitura servizio stampa, comunicazione e marketing. La comunicazione in qualsiasi campo professionale è diventata un elemento dal quale non si può prescindere! Siamo consapevoli di esercitare in un settore in continuo progresso, in cui la creatività e l'innovazione sono requisiti fondamentali. Siamo in grado di pianificare la vostra nuova immagine aziendale, disegnare il logo che vi farà emergere sui vostri competitors, creare pubblicità esclusive per il vostro prodotto o servizio! Eseguiamo analisi e restyling completo dell'immagine societaria coordinata, elaboriamo e concretizziamo ogni tipo di attività promozionale. Lo staff della nostra agenzia di pubblicità è formato da professionisti provenienti da tutti gli ambiti della comunicazione; questo ci consente di rispondere, senza eccezione, alle più diversificate esigenze dei nostri clienti. Perchè sosteniamo Che Scuola?! Abbiamo sempre avuto un occhio di riguardo per i progetti di valore, crediamo nell'importanza della cooperazione e della comunicazione efficace. Sosteniamo il progetto Che Scuola?! perché crediamo possa essere un supporto importante per tutte le famiglie e le scuole. Contatti Link Sito Internet Tel 39 339 730 0851 Email info@bottleneck.it

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