Benessere e Attività Extra

Educare alla Musica: come scegliere la scuola giusta

2 Maggio 2022


La musica riveste un ruolo fondamentale nella crescita del bambino.


Negli ultimi anni, diversi ricercatori hanno rivelato come nel bambino molto piccolo, siano innate numerose capacità che vanno coltivate, in modo che si trasformino in talento.


Come per tutte le abilità innate, il segreto dello sviluppo risiede a livello neuronale nel cervello e una corretta stimolazione sarà alla base della formazione dell’orecchio interno del bambino, del sentire e pensare in musica. Nello stesso modo in cui il bambino impara la lingua materna, semplicemente ricevendo stimoli e sollecitazioni dal mondo esterno, egli sarà in grado di interiorizzare ed elaborare il linguaggio musicale. Più l’ascolto sarà costante e ricco di spunti, maggiore saranno le competenze che svilupperà.


E’ quanto stabilisce il noto ricercatore Edwin Gordon, autore di una ricca letteratura dedicata alla prima infanzia e alla musica.

L’educazione precoce alla musica sarà determinante per lo sviluppo cognitivo mediante l’ascolto, che Gordon definisce Audiation; in cui è concentrato il processo formativo del pensiero e del linguaggio musicale. Dunque è proprio nei primi mesi di vita che il bambino sviluppa le capacità cognitive. In questo periodo, si affinano e si strutturano le connessioni neuronali multiple e le reti che favoriscono lo sviluppo di molteplicità abilità, compresa quella musicale.

Oltre al ricercatore Edwin E. Gordon, vi sono molti studiosi che hanno avvalorato l’importanza di iniziare ad avvicinare alla musica il bebè.


Musica al nido, quando iniziare?


Educare alla musica vuole anche dire educare ad ascoltare.

La musica è strettamente legata alle abilità sociali, alla sfera emozionale. Ecco dunque che l’insegnamento della musica ha la finalità di formare esseri umani capaci di relazionarsi e apprendere un linguaggio universale che si collega con diverse discipline e favorisce il benessere.

E’ importante che i genitori siano informati e vengano aiutati ad orientarsi sull’offerta didattica musicale che oggi è più che mai presente all’interno nelle scuole, già a partire dal nido.


E’ possibile educare già durante i primi mesi di vita i lattanti che vengono immersi in un contesto sonoro ricco e rispettoso delle tappe evolutive. Si può accompagnare il proprio bambino in questo viaggio affascinante in cui anche il genitore partecipa attivamente durante l’ora di musica.

Se la prima guida informale è la voce materna che con il suo carico amorevole, canta, culla, accarezza, gli educatori e dunque anche i musicisti che hanno scelto di approfondire la didattica della musica, spesso formati professionalmente su alcune metodologie innovative, hanno il compito delicato di contribuire all’educazione musicale dei piccoli allievi.


Come scegliere la Scuola Giusta?


Sono diversi gli asilo nido che propongono la musica ai bambini molto piccoli con progetti e percorsi rivolti alle fasce d’età dai zero ai trentasei mesi. In alcuni casi si tratta di luoghi pensati per favorire la pedagogia musicale e in altri, vi è una collaborazione continuativa con docenti esterni.

E’ fondamentale comprendere quali sono le scuole di pensiero più conosciute.


La Music Learnig Theory di Edwin E. Gordon (MLT) è sicuramente molto apprezzata e all’interno della scuola vi sono musicisti specializzati sul metodo che hanno avviato in Piemonte diverse realtà. Tra queste realtà si colloca il nido della musica, a Torino, e altri nidi con proposte qualitative e formative di eccellenza.

Fare musica equivale a rafforzare le competenze neuromotorie, allo sviluppo dell’orecchio interno, alle capacità espressive attraverso l’uso corretto del primo strumento che tutti hanno a disposizione: la voce ed il canto.

L’insegnamento della musica parte dall’assunto che prima della teoria vi sia la pratica. Questo concetto è parte del percorso formativo dell’associazione “ Intenzioni Sonore” che adotta il Metodo Yamaha.


Sicuramente il compito delicato dell’insegnamento musicale è frutto di ampi studi che si ricollegano alla psicologia e alla pedagogia.

La moderna didattica musicale è frutto delle conoscenze dei grandi musicisti, quali Zoltan Kodaly, Karl Orff, Delcroze, Edgard Willems.


Un metodo degno di nota e nato in Italia è quello proposto da Fulvio Rusticucci che, avendo a cuore l’insegnamento dei più piccoli già durante la prima infanzia, mette il bambino al centro del percorso educativo.



Ethel Onnis, Educatrice scuola di Infanzia e Musicista