Approcci Educativi

Cos'è un Progetto Educativo?

5 Luglio 2025

Cos’è un Progetto Educativo?


Visione del Bambino, Scelte Pedagogiche e Orizzonti di Senso nella Costruzione di un Percorso Formativo


Nel panorama sempre più articolato delle proposte scolastiche ed educative, il concetto di progetto educativo assume un ruolo centrale, ma spesso ancora poco esplorato nei suoi significati più profondi.

Non si tratta semplicemente di un insieme di attività o di un programma didattico annuale. Un progetto educativo è l’espressione di una visione: una visione del bambino, dell’apprendimento, della relazione educativa, dello sviluppo dell’essere umano. È la direzione culturale e pedagogica che guida scelte quotidiane, ambienti, linguaggi, obiettivi e metodi.

Comprenderne le caratteristiche significa riconoscere l’orizzonte ideale e operativo entro cui si costruisce l’esperienza scolastica e formativa, e cogliere l’intenzionalità educativa che sottende ogni proposta rivolta all’infanzia e all’adolescenza.



Il Progetto Educativo è una Visione del Bambino


Alla base di ogni progetto educativo autentico e coerente si trova una domanda fondativa: chi è il bambino ?


La risposta a questa domanda determina ogni scelta pedagogica successiva: dalle metodologie utilizzate (lezione frontale, laboratorio, apprendimento esperienziale) all’organizzazione dei tempi e degli spazi, dalla selezione dei materiali al tipo di relazione che si intende costruire tra adulto e bambino.

Ogni scuola, consapevolmente o meno, trasmette un’immagine precisa dell’infanzia attraverso le sue pratiche quotidiane.

Il progetto educativo è il luogo dove questa visione prende forma, diventa intenzione e si traduce in realtà operativa.


La visione del bambino condiziona ogni scelta: dal linguaggio usato al tipo di materiali offerti, dall’organizzazione dello spazio alla gestione del gruppo.


Il Progetto Educativo è una Coerenza tra Principi, Metodi e Obiettivi


Un progetto educativo non è un elenco di buone intenzioni. È una struttura viva, fatta di scelte pedagogiche concrete e coerenti:


  • Principi: valori educativi fondanti (es. centralità della relazione, apprendimento attivo, educazione alla cittadinanza)
  • Metodi: pratiche quotidiane adottate per tradurre quei valori (laboratori, circle time, lavoro per progetti, valutazione narrativa…)
  • Obiettivi: traguardi formativi a lungo termine (es. autonomia, senso critico, consapevolezza emotiva)


Un buon progetto educativo riesce a tenere insieme queste tre dimensioni in modo trasparente, leggibile, sostenibile e soprattutto con coerenza.


Non Esiste un Solo Modello: ogni Progetto Educativo è anche una Scelta Culturale


Ogni progetto educativo si fonda su una visione precisa di crescita, apprendimento, relazione. Per questo non può esistere un solo modello: le pedagogie differiscono perché differenti sono le domande da cui partono e le risposte che danno.

C'è chi mette al centro l’autonomia del bambino, chi il ritmo e la narrazione, chi la documentazione, chi la struttura curricolare ministeriale.

Ogni proposta porta con sé una concezione del tempo, del ruolo dell’adulto, del senso della conoscenza.

Scegliere un progetto educativo, quindi, non è solo una questione organizzativa o metodologica.


È anche — e soprattutto — una scelta culturale: aderire a una visione dell’essere umano in crescita e del mondo che vogliamo abitare.


La Visione dell’Uomo di Domani


Ogni progetto educativo contiene una visione implicita (o esplicita) di quale tipo di persona vogliamo contribuire a far crescere.

L’infanzia e l’adolescenza non sono semplici “attese” di un’età adulta, ma fasi ricche e complete. Ciò che si semina oggi costruisce l’adulto di domani.


Educare significa quindi anche scegliere:


  • Coltiviamo la cooperazione o la competizione?
  • Valorizziamo l’autonomia o l’adattamento?
  • Favoriamo lo spirito critico o il rispetto delle regole senza domande?


Un progetto educativo coerente dovrebbe unire visione del presente e responsabilità verso il futuro.


Il Progetto Educativo è anche un’Alleanza con le Famiglie


Un progetto educativo ben strutturato non può ignorare il ruolo dei genitori.

La corresponsabilità educativa non è un accessorio, ma parte integrante del percorso:


  • Viene prevista una comunicazione regolare e trasparente tra scuola e famiglia
  • Ci sono momenti di confronto, di formazione, di partecipazione reale
  • I genitori sono visti come compagni di viaggio, non come utenti passivi


Una scuola che coinvolge i genitori li rende anche più consapevoli e fiduciosi nel processo educativo del proprio figlio.


Cosa Chiedere a una Scuola o a un Progetto Educativo?


Ecco alcune domande utili che ogni genitore può porre quando esplora una proposta educativa:


  • Qual è la vostra visione del bambino e dell’apprendimento?
  • Come si svolge una giornata tipo?
  • Come vengono gestite le emozioni, i conflitti, l’autonomia?
  • Come valutate i progressi degli alunni?
  • Che ruolo hanno i genitori nella vita scolastica?
  • Che rapporto avete con la natura, l’arte, il corpo?

Non esiste una risposta “giusta”, ma esiste una coerenza da cercare.


Scegliere un Progetto Educativo


Scegliere un progetto educativo non è un gesto neutro.

È una scelta di campo, che tocca il modo in cui concepiamo il futuro della società, della relazione, dell’infanzia.

Ogni scuola — statale, Waldorf, Montessori, parentale, Reggio Children, Becoming — dovrebbe proporre una narrazione del crescere.


Come genitori, possiamo allenarci a leggere queste narrazioni con occhi critici, superando la superficialità delle “attività proposte” e cercando invece il cuore pedagogico delle scelte.

Il progetto educativo, in tutte le sue forme, è la guida di questo viaggio, un impegno che abbraccia la crescita del bambino, la collaborazione con la famiglia e la costruzione di una visione condivisa di futuro.


Insegnare è dunque un atto di cura, un gesto che rispetta tempi, ritmi e potenzialità, per permettere a ogni individuo di emergere nella sua unicità e di realizzare, giorno dopo giorno, la propria umanità.


Perché educare non è solo “insegnare”: è accompagnare nel divenire a diventare.



Francesca Merlo